Autore: Oreste Roberto Lanza

Arte e fede Santa Teresa dei Maschi di Bari e il Museo dei pigmenti naturali colorati

Il Sud è sempre il Sud. Grande identità, tradizioni, costumanze e tanta ma tanta storia. Tra giri, passeggiate, incontri letterali, convegni in queste e quelle città, tavole rotonde in piccoli e grandi borghi si finisce sempre per ritrovarsi in teatri, case comunali e chiese impregnate da secoli importanti di storia oltre che di piena religiosità. Storia e religiosità che inducono tutti a ripensare un tempo vero e autentico che la contemporaneità vuole assolutamente nascondere.

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XXV edizione del Festival del Cinema Premio Cristina Soldano a Lecce dal 9 ottobre al16 novembre

Dieci film che partecipano al Concorso Ulivo d’Oro – Premio Cristina Soldano della XXV edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce (9-16 novembre) selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica, presentati in anteprima nazionale dai registi o dagli attori protagonisti, che incontrano il pubblico al termine della proiezione: B.O.Y. – Bruises of Yesterday di Søren Green (Danimarca, 2024), Breathing Underwater di Eric Lamhène (Lussemburgo, Belgio, 2024), Clear Nights di Paulo Filipe Monteiro (Portogallo, 2024), Drowning Dry di Laurynas Bareiša (Lituania, Lettonia, 2024), Jim’s Story di Arnaud e Jean-Marie Larrieu (Francia, 2024),Martin Reads The Quran di Jurijs Saule (Germania, 2023), Mother Mara di Mirjana Karanovic (Serbia, 2024), My Wonderful Stranger di Johanna Pyykkö (Norvegia, Francia, Svezia, 2024, Three Days of Fish di Peter Hoogendoorn (Paesi Bassi, Belgio, 2024), Wishbone di Penny Panayotopoulou (Grecia, 2024). La Giuria del Concorso Lungometraggi “Ulivo d’Oro”, presieduta da Luciana Castellina e composta da Pascal Diot, Francesco Ranieri Martinotti, Hanna Slak, Heather Stewart assegna l’Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura.

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Eduardo De Filippo quarant’anni fa si assentava dal palcoscenico del suo Teatro

Ha scritto ben cinquantacinque commedie. È stato definito un orso con un carattere spinoso, sfuggente. Invece si è rivelato una eccellenza autentica nel panorama nazionale e teatrale. Vera e unica luce di un teatro come ebbe a dire a Taormina il 15 settembre 1984: “Quando sono in palcoscenico a provare…quando ero in palcoscenico a recitare…è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo. Così si fa il Teatro. Così ho fatto!”. Il teatro fatto seriamente diceva: “È altruistico non egoistico; l’altruismo ritorna, l’egoismo…ti manda all’altro mondo”.

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