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(Adnkronos) – “Stiamo creando spazi di lavoro flessibili e sostenibili ovunque in Italia”. Così all’Adnkronos Davide Ambrogi, di Poste Italiane, in occasione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, a Milano, 12esima edizione dal titolo 'Sfidare le contraddizioni'.“Per fare un esempio ed entrare subito nel tema 'contraddizioni' si potrebbe, teoricamente, affermare che la possibilità di successo di un nuovo servizio sia in contrasto con l'assenza di un mercato che sia pronto ad accogliere tale servizio – osserva – Poste italiane con l'iniziativa spazi per l'Italia sfida questa contraddizione, creando spazi di lavoro flessibili e sostenibili ovunque in Italia. Portando quindi un nuovo servizio là dove non c'era neanche la consapevolezza che un'opportunità del genere potesse essere disponibile. I risultati sono già tangibili. Faccio due esempi, due case histories, una in Sicilia e una in Lombardia: rispettivamente, a Terrasini e Gavirate abbiamo i nostri spazi che sono già sold out e un anno fa sicuramente i nostri attuali clienti non avevano neanche idea che avrebbero potuto avere a disposizione queste soluzioni per le proprie attività lavorative”. Una iniziativa con una “valenza anche sociale che si esplica nel fatto di portare dei servizi nelle aree interne, andando a contrastare lo spopolamento dei borghi legato all’assenza di infrastrutture affidabili e all’avanguardia dove poter svolgere la propria attività lavorativa”. Quindi, “in linea con la strategia di Poste di contrasto allo spopolamento e all'abbandono dei territori, evitando la chiusura degli uffici postali, stiamo portando in quegli stessi territori un nuovo servizio: spazi di lavoro flessibili e sostenibili”. Mirata l'attività di comunicazione di Poste. Cioè: "Diffondere la conoscenza, la consapevolezza di questo nuovo tipo di servizio che finora non c'era. Realizziamo degli open day in occasione delle aperture al pubblico di questi spazi e della loro commercializzazione quasi sempre di concerto con le amministrazioni locali e le associazioni di categoria, suscitando la curiosità dei cittadini del posto che hanno la possibilità di conoscere la nostra iniziativa. Quindi un'attività di comunicazione volontariamente molto parcellizzata e mirata, ancora una volta non altisonante, con un profilo molto focalizzato su quelli che sono direttamente i clienti che vogliamo intercettare”, conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.