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(Adnkronos) – “Inizialmente Fondazione Housing Sociale era identificata come uno strumento di Fondazione Cariplo. Siamo oggettivamente legati a Fondazione Cariplo, ma ormai la nostra esperienza si è ampliata ad altre attività e tantissimi soggetti ci chiedono di partecipare ai progetti. Quindi sentiamo anche questo ruolo istituzionale, abbiamo la possibilità di disseminare una conoscenza e di parlare con le istituzioni perché portino avanti dei programmi in questo senso” ha dichiarato a Milano, ai microfoni di Adnkronos Giordana Ferri, direttore esecutivo di Fondazione Housing Sociale – Fhs, la fondazione nata nel 2004 su spinta di Fondazione Cariplo per dare risposte e trovare soluzioni alla crescente emergenza abitativa. Solo in Lombardia, Fhs in qualità di advisor tecnico-sociale di fondi di housing, ha promosso la realizzazione di 3 mila alloggi in locazione, coinvolto oltre 3 mila famiglie nei percorsi di community engagement e avviato sei associazioni di abitanti.   “In questi vent'anni abbiamo lavorato con quasi tutti gli operatori del settore – spiega il direttore esecutivo di Fhs – È stato molto difficile poter realizzare questi interventi. Sono complessi per loro natura e sono molto difficili da realizzare perché i margini sono molto risicati, perché ci vuole un controllo molto forte sui costi, sulla qualità, sull'offerta fatta. Ma soprattutto anche sulle procedure, sui processi. Abbiamo diffuso una cultura in questo senso parlando con le amministrazioni pubbliche, con i soggetti che realizzano housing sociale e in qualche modo condividendo anche quello che abbiamo imparato anche attraverso i soggetti con i quali collaboriamo. Ci auguriamo di poter essere, di poter diventare e rimanere, un soggetto di riferimento per coloro che realizzano edilizia residenziale sociale”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.