Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – C'è un poker di nomi in corsa per la direzione del Tg3. Secondo quanto risulta all'Adnkronos, per la casella che si libera con il passaggio di Mario Orfeo alla direzione di Repubblica i candidati sono Senio Bonini, Giuseppe Carboni, Simona Sala e Angela Mariella. I primi due sono considerati profili molto vicini al leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte. E sono i più accreditati nel caso in cui dovesse prevalere lo schema che prevede il voto pentastellato in Commissione di Vigilanza a favore della presidente Rai designata Simona Agnes 'compensato' dalla nomina alla guida di un Tg che finora è stato espressione del Partito Democratico.  
Senio Bonini, vicedirettore del Tg1, è un volto noto ai telespettatori per le sue conduzioni di Tg1 Mattina e, prima ancora, di Agorà Extra. Giuseppe Carboni è stato direttore del Tg1, proprio in quota Cinquestelle, e oggi è Direttore di Rai Parlamento. Meno connotata la collocazione politica delle due candidate in corsa nel caso in cui si optasse per riportare una donna alla guida di uno dei Tg Rai. Quello di Simona Sala, che oggi dirige Rai Radio 2, sarebbe un ritorno alla guida del Tg3, dove è stata per alcuni mesi, da novembre 2021 a maggio 2022, proprio prima della direzione di Mario Orfeo. Carriera tutta costruita nel mondo della radio quella di Angela Mariella. E' stata direttrice di Rai Isoradio dal novembre del 2020 al 13 giugno 2023. Precedentemente è stata la vicedirettrice di GR-Radio1. La scelta del nuovo direttore del Tg3, come ogni nomina di peso in Rai, è destinata comunque a innescare un effetto domino per gli spostamenti che si rendono necessari a coprire l'incarico del candidato che prevale. Vanno considerati gli equilibri tra le diverse forze politiche, che già hanno inciso sulla partita per la nomina di presidente, Ad e Dg, e gli equilibri interni alle singole testate.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.