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(Adnkronos) – Daniil Medvedev sostiene Jannik Sinner, dopo il ricorso della Wada contro l'assoluzione dell'Itia per la positività al clostebol. "A dir la verità non ne ho discusso molto negli spogliatoi se non con alcuni colleghi russi con cui di solito chiacchiero di più" ha detto. "Come per ogni tipo di situazione, anche in questa vicenda c'è chi pensa che debba essere sospeso e chi no. Questioni come queste io cerco sempre di guardarle da una giusta distanza, pensando a quanto sia dura per lui gestire ora questa faccenda".  "Come ho già detto durante la conferenza stampa durante gli US Open, nessuno vorrebbe trovarsi in questa situazione – aggiunge l'ex numero uno del mondo in conferenza stampa dopo la sua vittoria nei quarti di finale del torneo Atp 500 di Pechino -. Lo dico per me: se dovessi immaginare di ricevere una mail in cui mi si accusa di aver fallito un test antidoping e avessero trovato per qualsiasi motivo della cocaina o altro di cui non so nemmeno il nome, io resterei sorpreso perché non saprei dire come possa esser finita nella mia pipì o nel mio sangue. E' una situazione davvero complicata. Dico che lui ha ragione a fare ciò che sente di dover fare così come la Wada sta facendo forse quel che deve fare".  "Vedremo come andrà a finire, pensavamo che la storia fosse conclusa e invece no. Io la penso un po' come Carlos Alcaraz, Jannik mi sta simpatico. Non penso che sia una vicenda che getti una cattiva reputazione sul tennis, se la stessa cosa fossa accaduta a dieci top-10 tutta la vicenda sarebbe diversa. Invece è una situazione che riguarda solo lui e adesso non resta che vedere come andrà a finire", conclude Medvedev. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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