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(Adnkronos) – Gianluca Briganti è pronto per un primato televisivo. Sarà lui il primo 'Velino' nella storia di Striscia la notizia che per il primo anno non avrà due 'veline' ma un uomo e una donna. Nato a Viareggio, in Toscana, da mamma cilena e papà napoletano, oggi ha 37 anni e si definisce un 'figlio del mondo' dato che per lavoro ha vissuto in tantissime città, in Europa e negli Stati Uniti, e parla fluentemente spagnolo e inglese, oltre all'italiano. Appassionato di fitness e skateboarding, adora l’estate, cucinare e mangiare e la sua grande passione è il palcoscenico. Fin da bambino ha dimostrato una forte attitudine per la danza, tanto che a 5 anni balla con la mamma sui ritmi sudamericani. Nonostante questo, l’unico sport che pratica fino ai 19 anni è il calcio. Solo un anno dopo comprende di voler investire nella passione per la recitazione e il ballo, in particolare per lo stile americano modern jazz. Diplomato nel 2010 in danza, recitazione e canto all’Accademia 'MAS Music Arts & Show' di Milano, inizia a lavorare nei più famosi musical europei come performer: 'Flashdance' a Milano, 'Tarzan' a Stoccarda, 'The Bodyguard' a Milano, 'Cats' a Wunsiedel, 'La famiglia Addams', 'Priscilla – la regina del deserto', 'Il mondo di Patty' e 'Dirty Dancing' (dove interpreta il ruolo del protagonista, Johnny Castle) che fanno dei tour italiani e in alcuni casi europei. Nel frattempo coltiva anche una carriera televisiva saltando da un programma all’altro: 'Crozza nel paese delle meraviglie' (La7), 'Zelig Event' (Canale 5), 'Pintus@Ostia Antica' (Italia 1), 'Wanna dance?' (Boing), 'Pintus @ Forum' (Italia 1), 'Special 90' (Italia 1). Nel 2022 è stato uno dei ballerini della serie televisiva statunitense 'Pitch Perfect: Bumper in Berlin' (Peacock, in Italia su Sky e Now) e della miniserie italo-tedesca-statunitense 'Those About to Die' (Peacock, in Italia trasmessa su Prime Video). Per lavoro ha vissuto a Roma, Milano, Berlino, Stoccarda, Miami, Dallas e Las Vegas, dove è stato il primo italiano in assoluto nel cast del 'Magic Mike live'. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.