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Il primo forum di discussione nazionale, “Prospettive Variabili _de/generazioni della fotografia italiana contemporanea”, ideato e curato da Alessandro Cirillo ed Andrea Botto, organizzato da Graphite24 con Kokopelli avrà luogo domani 18 maggio presso la sala conferenze della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Unico nel suo genere, il forum accoglierà personalità di spicco del mondo della fotografia. Roberta Valtorta, Francesco Zanot, Vincenzo Castella e Marinella Paderni, infatti, parleranno e discuteranno con tutti coloro che vorranno partecipare. Al convegno seguirà l’esposizione-laboratorio delle opere di sei gruppi di ricerca, inerenti alla tematica affrontata, aperta dal 18 al 27 maggio 2012, presso la sala inferiore del Fortino di “Sant’Antonio Abate”. I gruppi sono: Documentary Platform, archivio online in continua evoluzione che raccoglie progetti fotografici di giovani autori sull’Italia contemporanea; Foresta Nascosta, un grande album di famiglia della città di San giuliano Milanese, realizzato con i tesori custoditi negli alberi genealogici delle case e delle famiglie; Fotoromanzoitaliano, progetto artistico in progress, nato come riflessione sull’uso dell’immagine oggi, alle radici del nostro presente; QD, un progetto sulla vita e sulla fotografia di tutti i giorni, tra geografia e biografia; Dott. Porka’s, collettivo che opera nello spazio attraverso la street – photo perfomance; MAGMA, associazione culturale che promuove la cultura delle immagini con particolare attenzione agli aspetti del territorio urbano.
Alessandro Cirillo ci ha concesso una interessante intervista per chiarire e raccontarci cos’è Propettive Variabili.
A seguito di quali riflessioni e necessità nasce l’idea del Forum Prospettive Variabili?
Tutto nasce da una riflessione che da alcuni anni mi sta impegnando sulla parola “territorio” ed il suo concetto. In Italia si è sempre fatta una certa fotografia di paesaggio “messo in posa”, frutto anche della grossa eredità artistica del passato. Oggi, a trent’anni dal “Viaggio in Italia” io ed Andrea Botto abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di riflettere sulla possibilità d’intraprendere altri approcci, a livello fotografico, riguardanti lo studio del territorio. Cercando dunque di slegarci dalla visione idilliaca del paesaggio per indagare nuovi metodi d’indagine della complessità del contemporaneo. Non abbiamo risposte certe in merito ma siamo sicuri che metterci a confronto costituirà un punto d’inizio. Per questo abbiamo invitato alcuni gruppi di fotografi che fanno ricerca in tal senso in Italia.
Soffermiamoci un attimo sul concetto di TERRITORIO.
Abbiamo scelto la parola Territorio in quanto dal nostro punto di vista è meno connotata della parola paesaggio. Il territorio comprende tutto quello che c’è in una determinata area. Dal micro al macro, passando per tutte le fasi intermedie senza esclusioni, cercando di leggere tutta questa complessità.
La fotografia di paesaggio, o territorio, negli ultimi anni sembra non riuscire più a connotare realmente un luogo. Come mai?
In parte questo è vero, e forse l’omologazione è dipesa da una sorta di derivato della tecnologia digitale, poiché la tecnologia influisce anche sullo sguardo mediante l’atto in sé del fotografare. Poter fare una elevata quantità di foto a costo quasi zero, se non altro, abbassa l’attenzione riguardo alla qualità della foto che si esegue. Esiste anche una sorta di estetica del digitale che corrisponde un po’ ad un’estetica della “pulizia”, cioè quel passaggio obbligatorio che tutte le immagini digitali subiscono: la postproduzione. Non è certo una novità, anche le foto analogiche venivano manipolate in camera oscura, con il digitale però la postproduzione è molto più semplice. Questa opportunità tecnologica genera una “cifra” estetica riconoscibile. Ma per quanto concerne la capacità di lettura dei luoghi io credo che il problema sia a monte, nel tipo di approccio concettuale. Oggi c’è in Italia il rischio dei “manierismi” che non portano di certo ad una analisi adeguata dei cambiamenti in atto a livello globale.
Si può parlare dunque, in alcuni casi, di immagini “viziate” o poco sincere?
Si può parlare anche di questo. Viviamo una sorta di ipertrofia della produzione del visuale e quindi siamo sempre più influenzati dal “già visto”, ed uscirne è molto complicato. Per quanto concerne la “sincerità” o meno di un’immagine sappiamo ormai che tutte le fotografie sono in qualche misura una “finzione” ma nello stesso modo in cui è una finzione la performance di un attore in un film. Paradossalmente in alcune immagini in cui la post-produzione è riconoscibile esiste un più alto grado di “sincerità” in quanto lo spettatore sa di trovarsi dinanzi ad una interpretazione della realtà, ad un pensiero di un autore. Al contrario una fotografia apparentemente non post-prodotta può rivelarsi estremamente insidiosa, proprio perché presenta una tale verosimiglianza con il reale che si è portati a credere a ciò che si vede. Ma ciò che il fotografo ha registrato è sempre comunque un’interpretazione.
Una fotografia utile alla comprensione è una fotografia che insinua un dubbio?
Insinua certamente un dubbio ma non è risolutrice. Anche se per la maggior parte della gente la fotografia coincide spesso con delle certezze. La fotografia è capace di ricombinare i tasselli di un mosaico che può farci apparire ogni volta una nuova idea, un nuovo pensiero da cui far scaturire riflessioni, in una sorta di continuo feedback con la realtà. Mai come adesso sappiamo che la specificità della fotografia è insita in questa ambiguità, ovvero nella consapevolezza che capire ciò che guardi è molto meno semplice di quanto possa apparire a prima vista.
Le nuove tecnologie all’interno del Forum Prospettive Variabili come trovano posto?
Vi è una sorta di multimedialità in cui tutte le possibilità che la tecnologia offre vengono accolte, dunque: video, fotografia analogica, fotografia digitale. La loro combinazione servirà poi per cercare di leggere con senso nuovo quello che ci succede.
Cosa vi augurate seguirà dopo il Primo Forum?
Questo è il punto zero, è il primo in cui si mette in evidenza la necessità di dialogare su questo tema. Il sottotitolo, de/generazioni della fotografia italiana contemporanea, è utile alla comprensione della direzione verso cui cerchiamo di andare. Vorremmo che questo fosse solo il primo di una serie di passi da realizzare, anche in altre sedi, per censire quelle che sono le tendenze in atto creando così una base di scambio tra tutte le esperienze. La mancanza di una rete di scambio, infatti, potrebbe portare alla concretizzazione del rischio di operare in modo scollegato. Il Forum si pone invece come punto di aggregazione di quello che ipoteticamente potrebbe essere un “sentire comune”, cosa che però potrebbe anche non esistere e quindi si tratterebbe solo di prenderne atto.
Per fare ciò abbiamo anche istituito un blog, controparte virtuale del forum, su cui vorremmo venissero fatti confluire interventi d’ogni tipo, sia di singoli che di gruppi. www.prospettivevariabili.it
Programma :
Forum di discussione
Sala Convegni della Banca Popolare di Puglia e Basilicata
Via Venezia 13 – Bari
Venerdì 18 maggio 15,30 – 19,30
saluti istituzionali
Trifone Altieri – Assessore alla Cultura della Provincia di Bari
Modera
Alessandro Cirillo – Fotografo
relatori
Roberta Valtorta – Direttrice Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo
Francesco Zanot – Direttore Master Photography and Visual Design, NABA, Milano
Vincenzo Castella – Fotografo
Andrea Botto – Fotografo
Marinella Paderni – Critico e curatore indipendente
Sabato 19 maggio ore 10,30 – 12,30
Esperienze a confronto
Documentary Platform
Foresta Nascosta
QD
Fotoromazo Italiano
Magma
Dott. Porka’s Project
EXPO – LAB
18 -27 maggio 2012 (tutti i giorni ore 10.00 – 13.00/ 18,00 – 21,00)
vernissage 18 maggio ore 19,30
Documentary Platform
Foresta Nascosta
QD
Fotoromazo Italiano
Magma
Dott. Porka’s Project
Curatori: Andrea Botto e Alessandro Cirillo
Organizzazione: Studio Graphite24 e Cooperativa Kokopelli
Sede convegno: Banca Popolare Puglia e Basilicata – via Venezia 13 – Bari
sede Expo – Lab: Sala inferiore Fortino S. Antonio – via Re Manfredi – Bari
Inaugurazione: 18 maggio 2012
Permanenza: fino al 27 maggio 2012
Orari: tutti i giorni 10,00 – 13,00 / 18,00 – 21,00
Info:
www.prospettivevariabili.it
studio Graphite24 – tel 080 990 9939
info@graphite24.it
FB: graphite24
Compartecipazione: Provincia di Bari
Patrocini: Regione Puglia, Comune di Bari.