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Un nuovo filone si è aperto nell’editoria che si occupa di Internet company: quello delle realtà viste "dall’interno" con il permesso delle stesse aziende, quasi che i colossi del web, spesso accusati di violare la nostra privacy, vogliano riabilitarsi, aprendo ad un’operazione trasparenza. Dopo la biografia scritta da Walter Isaacson con il benestare di Steve Jobs, arriva dunque il libro che racconta Google con la piena collaborazione del top management della celebre Internet company, compresi i co-fondatori Sergey Brin e Larry Page. E’ scritta da Steven Levy che conosce bene il mondo di Big G, essendosene occupato prima a Newsweek e ora a Wired. Ha scritto anche di Apple ("Insanely Great e The Perfect Thing") ed è autore del classico "Hackers: Heroes of the Computer Revolution". In Rivoluzione Google, Steven Levy ha potuto vedere l’azienda dall’interno, come mai nessuno prima e per due anni, e in questo libro conduce i lettori fin dentro il quartier generale – il famoso Googleplex – per scoprire davvero come funziona. Il giornalista rivela quello che secondo lui è il segreto di Google, basato su «una mentalità tecnica e improntata ai valori tipici di Internet: la velocità, l’apertura, la sperimentazione e il rischio». Poi parla del «suo approccio orgogliosamente elitario alla selezione del personale». Mountain View, infatti, vizia i suoi ingegneri (mensa e tintoria gratis, medici e massaggiatori in azienda) garantendo loro tutto il necessario per lavorare al meglio. E ancora oggi, con oltre 23.000 dipendenti, Larry Page approva personalmente ogni nuova assunzione. «Una di queste persone sarà con molta probabilità il nostro futuro Ad, solo non sappiamo chi», ha spiegato al giornalista Eric Schmidt, presidente di Google.
Steven Levy racconta come Larry Page e Sergey Brin, prima ancora di laurearsi a Stanford, abbiano rivoluzionato la ricerca su Internet. E di come, a questa brillante innovazione, ne è seguita un’altra: guadagnare miliardi di dollari con la pubblicità sul web. Grazie a questa macchina «sfornasoldi» Google è cresciuta ad un ritmo vertiginoso, imbarcandosi in nuove avventure: data center più efficienti, telefoni cellulari opensource, video gratuiti su Internet con YouTube, cloud computing, digitalizzazione dei libri e molto altro.
Ma dopo questo percorso incredibile, il giornalista si chiede se Google stia forse perdendo la sua spinta all’innovazione. In Cina per esempio, paese stretto dalle regole imposte dal governo, Levy spiega cos’è andato storto e rivela che Brin era in disaccordo sulla strategia per il mercato cinese. Poi parla del social networking, settore in cui per la prima volta con Google+ l’azienda si è lanciata all’inseguimento di un competitor di successo come Facebook. Inoltre racconta come alcuni dipendenti stiano abbandonando Google per trasferirsi in start-up più piccole e agili. Infine, l’azienda che si era ripromessa di non essere cattiva riuscirà a mantenere questo proposito?
«La prospettiva interna di cui mi sono avvalso mi ha fornito le chiavi per accedere a più segreti di quelli contenuti nelle due "scatole nere" di Google (il suo motore di ricerca e il suo modello pubblicitario) di quanto avessi mai scoperto prima – scrive il giornalista –. La comprensione di questi prodotti innovativi aiuta a capire Google e i suoi dipendenti. Lo scrittore di fantascienza William Gibson disse una volta che il futuro è sempre qui, anche se non è distribuito. In Google il futuro è sempre in corso. Cercare di capire questa società pionieristica e le persone che gravitano al suo interno significa essere padroni del nostro destino tecnologico. In definitiva Google è tutta qui: nel modo in cui lavora, in cui pensa, nel perchè muta e nel come continuerà a cambiare tutti noi. Nella speranza di riuscire a preservare la propria coscienza».
"Rivoluzione Google – I segreti dell’azienda cha ha cambiato il mondo" di Steven Levy (Hoepli, euro 19.90).