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Il foulard, accessorio irrinunciabile negli anni Sessanta per tutte le ragazze borghesi e upper class, è rimasto dimenticato per diverse stagioni sul fondo del cassetto. Spazzato via dall’ondata di ribellione studentesca, dalle rivendicazioni delle militanti femministe che bruciavano reggiseni e ogni altro simbolo legato alla sottomissione delle donne all’uomo. Il foulard era troppo bon ton per quell’epoca. Chi possedeva foulard in seta di Hermes o di Gucci, di certo non li ha gettati via. Ma l’uso del quadrato di seta da mettere attorno al collo o da avvolgere sui capelli era diventato demodè, d’altri tempi. Meglio una sciarpa di cachemire e un cappello.
Così, il foulard è rimasto per sempre legato a una giovane Audrey Hepburn che scorazza sulla Vespa per le strade del centro della capitale dietro a un bellissimo quanto spiantato giovanotto di nome Gregory Peck, come mostra l’eterno cult movie Vacanze romane. Eppure il Flora, celebre motivo disegnato nel 1966 dall’illustratore Vittorio Accornero su richiesta di Rodolfo Gucci, che doveva creare un foulard per la principessa Grace di Monaco, è stato riprodotto nel 2005 da Frida Giannini su borse e accessori firmati Gucci. Ma oggi il foulard è tornato sulla scena della moda sotto altre spoglie, prendendo la sua rivincita trasformato in abito, caftano, camicia, top. I suoi mille stampati diversi, dai floreali alle fantasie cachemire, rinnovano i sandali dell’estate avvolgendo in morbidi colori setosi le caviglie. Come negli infradito modello Saint Tropez di Logan. Il top foulard di Maliparmi con Scarves & Dintorni diventa una capsule collection di sciarpe, foulard e parei con stampe esclusive e lavorazioni artigianali. Il Top foulard: due cuciture e una striscia di cannetè trasformano un foulard in un capo da indossare. Gli stampati Maliparmi riproducono fantasie optical, disegni geometrici e astratti su fondo color arancio Tangeri. Da Zara gli abiti caftano in seta sono stampati in fantasie cachemire. Gli shorts sono in micro stampe cravatta. Da Michael Kors gli abiti da sera sono liberi come foulard legati al collo da collari di pitone.
Da Gucci, tra i nuovi motivi Art Decò spunta una nuova stampa animalier, dove macchie e zebrature, sempre black and white si confondono. E c’è un nuovo motivo foulard, con cavalli formati da intrecci di nastri e nappe equestri, usato anche per camicie e pantaloni. La Pucci girl disegnata da Peter Dundas si muove tra pizzi lingerie, stampe corallo su fondo nero, ampie gonne stile infanta e foulard patchwork usati come top o fermacapelli, come una novella Brigitte Bardot. Di giorno mette giacche sartoriali in stampa tropicale dalla linea quasi mascolina, sensuali con le guepiere ricamate usate come top e con i pantaloni dalla vita alta, alternati a bermuda allacciati in vita con foulard. Da Pucci il motivo del foulard ritorna come top, abbinato alla lunga gonna in stampe patchwork dai colori forti, e come fantasia delle corte giacche bomber. L’esotica signora di Ferragamo è coloratissima negli abiti foulard a motivi tropicali, con felini che spuntano dalla vegetazione della giungla: sono tra le iconiche stampe della maison, annodate al collo, drappeggiate, fluide nel twill di seta o nello chiffon. Stampe foulard anche sui bikini di Blue, mentre Desquared stampa la bandiera americana sulle bluse-foulard.