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(Adnkronos) –
Google colpevole di aver violato la legge antitrust statunitense con la sua attività di ricerca. Lo ha stabilito oggi un giudice federale, riporta la Cnn. "Dopo aver attentamente considerato e soppesato le testimonianze e le prove, la Corte giunge alla seguente conclusione: Google è un monopolista e ha agito come tale per mantenere il suo monopolio", ha scritto il giudice distrettuale americano Amit Mehta oggi. Google "ha violato la Sezione 2 dello Sherman Act". L’azienda, osserva il giudice, ha speso decine di miliardi di dollari in contratti di esclusiva, per assicurarsi una posizione dominante come fornitore di ricerca predefinito a livello mondiale su smartphone e browser web. Questi contratti gli hanno dato la possibilità di bloccare potenziali rivali come Bing e DuckDuckGo di Microsoft, come sostiene il governo degli Stati Uniti in una storica causa antitrust intentata durante l’amministrazione Trump. Ora, secondo il giudice, quella posizione di potere ha portato a comportamenti anticoncorrenziali, che devono essere fermati. Nello specifico, gli accordi esclusivi di Google con Apple e altri attori chiave nell’ecosistema mobile sono anticoncorrenziali, ha affermato Mehta. Google ha anche applicato prezzi elevati nella pubblicità associata alla ricerca, che riflettono il suo potere monopolistico nella ricerca, ha aggiunto il giudice. Google ricorrerà in appello contro la sentenza, come ha reso noto il suo presidente per gli affari globali, Kent Walker, che in una dichiarazione ha citato passaggi della sentenza: "Questa decisione riconosce che Google offre il miglior motore di ricerca, ma conclude che non dovremmo essere autorizzati a renderlo facilmente disponibile", ha affermato Walker. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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