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Giunto alla 22ma edizione, torna a Milano, dal 19 al 25 marzo 2012 il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (FCAAAL) l’unico festival in Italia interamente dedicato da più di vent’anni alla conoscenza della cinematografia, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina.
Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, che ha come partner principale Eni, prevede la proiezione di oltre 60 titoli suddivisi in 9 sezioni in 5 sale della citta.
Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo: accurata selezione delle ultime produzioni di fiction provenienti da Asia, Africa e America Latina che privilegia le opere di giovani registi. I film sono tutti in prima nazionale. Tra i film più attesi: il pluripremiato "Porfirio" del colombiano Alejandro Landes, presentato alla Quinzaine di Cannes; dalla Cina "Ufo in her Eyes" della scrittrice e regista Guo Xiaolu (Pardo d’Oro Locarno nel 2009 con She, a chinese). Dalla Berlinale il maghrebino "Mort à vendre" di Faouzi Bensaïdi e "Aujourd’hui" del franco-senegalese Alain Gomis, entrambi registi che hanno mosso al nostro festival i loro primo passi, partendo dal Concorso cortometraggi fino ad arrivare a vincere il festival: Faouzi con Mille mois nel 2004 e Gomis Premio del pubblico con L’Afrance nel 2002.
Concorso Documentari Finestre sul Mondo che vuole dar conto del meglio della produzione documentaria dei tre continenti. In prima nazionale l’ultima opera del documentarista cambogiano Rithy Panh, "Duch le maître des forges de l’enfer", ultimo capitolo di denuncia delle atrocità dei Khmer rossi dall’autore di S-21.
Concorso per il Miglior Film Africano, in cui l’attenzione spazia dai giovani registi a quelli già affermati. Tra i titoli, un film dal Ruanda Matière grise di Kivu Ruhorahoza, primo tentativo di elaborazione del trauma post-genocidio con un linguaggio non realistico; dal festival di Toronto uno dei registi nigeriani – fuori dal coro di Nollywood – Akin Omotoso che in Man on Ground racconta gli episodi xenofobici in Sudafrica contro gli immigrati africani.
Concorso Cortometraggi Africani che propone corti di finzione e brevi documentari con l’intento di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni. Da segnalare La dernière caravane del franco-maghrebino Foued Mansour, western sociale contemporaneo dove gli eroi sono gli operai che difendono il loro lavoro, A Resident of the City di Adham El Sherif, vita da cani nella capitale egiziana.
Concorso Extr’A dedicato ad opere di cineasti italiani che si confrontano con altre culture e con le tematiche dell’immigrazione. Tra i titoli selezionati l’anteprima dell’ultima opera di Andrea Segre e Stefano Liberti, Mare chiuso, un documentario che testimonia con immagini inedite la dolorosa sorte degli immigrati respinti in mare e ricondotti in Libia in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi del 2009.
Tutti i film in concorso concorrono all’assegnazione di diversi premi per un montepremi totale di circa 50.000 euro. Tra i membri delle giurie ufficiali: il regista Marco Bechis, la distributrice iraniana Katayoon Shahabi, l’artista cinese Ou Ning.
Dopo il successo dello scorso anno torna la Sezione Tematica “E tutti ridono… le più divertenti commedie da Africa, Asia e America Latina” selezionate con la collaborazione di Gino e Michele di Zelig. Quest’anno la sezione propone tre esilaranti commedie francesi girate da registi di origini africane. Tra i film, il recente travolgente successo in Francia (oltre un milione e mezzo di spettatori) della commedia Case départ dei franco-camerunesi Fabrice Éboué, Thomas Ngijol, Lionel Steketee.
Con la Retrospettiva “Ombre Digitali: film cinesi dell’ultima generazione”, il FCAAL inaugura una nuova collaborazione con un festival internazionale, il Festival Internacional de Cine de San Sebastian, proponendo una selezione di film della sezione “Sombras digitales” curata da Bérénice Reynaud. Per la prima volta in Italia il festival presenta sette film cinesi acclamati nei festival internazionali, realizzati tra il 2005 e il 2010 da alcuni dei più promettenti giovani registi della nuova era digitale. Tra i film selezionati: il meta-documentario Fuck Cinema di Wu Wenguang (2005), uno dei pilastri del documentario cinese, profonda riflessione sull’etica del rapporto tra documentarista e soggetto e sulla “falsità” del mondo dell’entertainment; in Meishi Street (2006), del polivalente artista Ou Ning, un gruppo di residenti di Pechino protesta contro la distruzione pianificata delle loro case prima delle Olimpiadi.
Come ormai da alcuni anni il Festival dedicherà una particolare attenzione al mondo arabo. Con la Sezione speciale: Mondo Arabo – Atto II saranno proposti nuovi lavori incentrati sulle rivoluzioni che completano il quadro solo accennato l’anno scorso sulla spinta dell’urgenza e ne rivelano aspetti meno evidenti. Alcuni film sono stati realizzati da registi italiani, come lo straordinario Tahrir Liberation Square di Stefano Savona oppure da registi arabi, come il saggio di fine corso Om Alidella giovane egiziana Yara Lofti che vede la rivoluzione dal punto di vista di una nonna che supporta i nipoti preparando il cibo da portare in piazza. Ma anche prima della rivoluzione c’erano registi che facevano presentire l’esasperazione che avrebbe portato tutti in piazza, come nel film Lust dell’egiziano Khaled El Hagar, vincitore del Festival Internazionale del Cairo che aprirà il festival in prima italiana, il 19 marzo all’Auditorium San Fedele alle ore 20.30.
Tutti i film sono sottotitolati in italiano. Per alcuni film è prevista la presenza del regista
Abbracciando lo slogan “Il Razzismo è una brutta storia”, il Festival partecipa ancora una volta alla campagna lanciata da laFeltrinelli (casa editrice e libreria). Questa collaborazione tra FCAAAL e laFeltrinelli ha dato vita al Premio “Il Razzismo è una brutta storia”, che sarà consegnato al miglior film che affronta il tema del razzismo. Per il 21 marzo Giornata mondiale contro il Razzismo è prevista una maratona dei film della sezione a partire dalle 10.00 al Cinema Palestrina.
E, ancora, le iniziative del FESTIVAL CENTER ubicato nel Casello ovest di Porta Venezia, spazio di incontro/bar per gli ospiti del Festival e gli spettatori che accoglierà mostre e attività multidisciplinari ispirate alle culture dei tre continenti. Tutte le attività del Festival Center per il pubblico saranno gratuite.
Inaugurazione del Festival Center, martedì 20 marzo alle 18.30, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università del Studi di Milano con una performance di calligrafia e musica cinese tradizionale con Fu Haifeng, calligrafo, e Tang Xinan, suonatrice di guzheng. (ingresso a inviti o con tessera).
Dalle 17.30 alle 18.30 l’Ora del tè per conversare con gli ospiti sorseggiando i tè dei tre continenti. Dalle 18.30 alle 20.30 gli Happy hour offerti da: E- Il mensile di Emergency, le Raccolte europee del Castello Sforzesco con la Fondazione Passaré, Naga, Ristorante Serendib, Associazione Coopecuador.
Le Mostre: Good Morning Africa, a cura della rivista Africa.
Inside Beijing | Dentro Pechino. Video-installazione a cura di Gabriele Battaglia e Claudia Pozzoli. In collaborazione con E-il mensile di Emergency.
Cultura dell’energia, energia della cultura: eni continua a fare cultura attraverso la comunicazione di giovani talenti emergenti: illustratori, registi, musicisti, attori, performer internazionali e scrittori.
Souvenir d’africa: Le regole dell’attrazione. A cura di Andrea Perin.
Tra gli appuntamenti: Mercoledì 21 Marzo ore 18.30 , Punti di vista a cura di Sunugal con la rete G2, il Cinemino, Negozio civico, Yalla Italia e TooA; Domenica 25 Marzo ore 15.00, “Ho letto su Wikipedia che è un gran bel film: andiamo a vederlo. Scrivere di cinema su Wikipedia” a cura di Lettera 27.
Il Festival è in Città.
Il Festival dialoga e collabora con realtà che esplorano, attraverso il cinema a e l’arte, una Milano sempre più cosmopolita.
CINQUE PER DUE. Cinque giorni di live painting by 2501, presso Ram, Fabbrica del Vapore, via Luigi Nono 7, Milano, da Mercoledì 14 a Domenica 18 Marzo, dalle 15.00 alle 19.00. 2501 darà forma ad una tela di 5mx2m creata in occasione della 22 edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. La tela rimarrà esposta presso il Festival Center (Casello ovest di Porta Venezia) dal 19 al 25 marzo 2012.
Eventi speciali paralleli sono la personale della pittrice cinese Zheng Rong, dal titolo “Natura sognata”. Ospitata dall’Institut Français – Milano nella sua galleria d’arte, con inaugurazione il 15 marzo alle ore 18 (c.so Magenta, 63, 20123 Milano).
La conferenza dell’artista cinese Ou Ning (membro della Giuria del Festival) che parlerà di “Letteratura e Rivoluzione” mercoledì 21 marzo alle 10.30. L’evento è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano presso il Polo di Mediazione Culturale e Comunicazione (Piazza I. Montanelli 1, Sesto San Giovanni).
Visita guidata per gli spettatori del Festival alla Mostra Mal d’Africa – Castello Sforzesco. I curatori dell’esposizione vi aspettano sabato 24 marzo alle 10.00. Biglietto Museo: 3 euro. Prenotazione: 88463744
Il Festival ha inoltre sempre posto l’accento sulla valenza educativa della manifestazione e con lo Spazio Scuola e Spazio Università mira a favorire la partecipazione, il protagonismo e la collaborazione di studenti, docenti, educatori e giovani, sia alle proiezioni sia alle proposte collaterali.