Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) –
C'è anche Marina Berlusconi, all'anagrafe Marina Elvira, tra i nuovi 25 Cavalieri del lavoro nominati oggi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La primogenita del fondatore di Forza Italia, scomparso il 12 giugno di un anno fa, ripercorre quindi le orme del padre, insignito della stessa onorificenza nel 1977.  La presidente di Fininvest e numero uno di Mondadori, nata a Milano e che compirà 58 anni il prossimo agosto (la madre è Carla Dall'Oglio, prima moglie del leader azzurro), ha sempre avuto un rapporto quasi simbiotico con il padre e nei momenti più tormentati della storia di Forza Italia, prima che il partito venisse affidato nelle mani di Antonio Tajani, è stata più volte indicata come possibile nuova guida del movimento lanciato nel '94. Ed è stata lei a raccogliere nella stanza del San Raffaele dove era ricoverato, l'ultimo testamento politico di Berlusconi, a poche ore dalla sua morte. "Dal Cavaliere alla Cavaliera…'', scherza un big forzista, che considera questa nomina un modo per tenere viva la memoria del presidente di Fi, quattro volte premier. Raccontano che il prossimo passo potrebbe essere la costituzione di una Fondazione intitolata a Silvio. Come il padre, Marina si è distinta per merito sul lavoro, nel suo caso per quanto riguarda il settore dell'editoria. Ma, pur smentendo ogni volta una sua discesa in campo, continua a sostenere la creatura politica di Berlusconi, soprattutto dal punto di vista economico: resta infatti, insieme ai fratelli Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, tra i principali finanziatori di Fi ( ad aprile, alla vigilia delle europee, con Pier Silvio e Barbara, ha staccato un assegno di 100 mila euro per rimpinguare le casse del partito). Giusto 47 anni fa Silvio Berlusconi ottenne il cavalierato, su proposta del ministro dell'Industria, Carlo Donat Cattin: aveva 41 anni, giovane imprenditore, con la sua Edilnord aveva costruito Milano 2 e 3 (la politica arriverà molto dopo, nel '92-93 quando preparava il 'miracolo italiano'). È storica l’immagine in cui stringeva la mano al Presidente Leone nella cerimonia della consegna dell'onorificenza. Quel titolo, grazie all'estro di Gianni Brera, lo fece diventare il 'Cavaliere' per antonomasia. Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza: Lucia Aleotti , Industria farmaceutica (Toscana); Eufrasio Anghileri , Industria siderurgica, (Lombardia); Giovanni Arena , Commercio grande distribuzione (Sicilia); Pietro Beccari , Industria moda e design di lusso (Estero); Marina Elvira Berlusconi , Industria Editoria, (Lombardia); Paolo Bertazzoni , Industria Elettrodomestici (Emilia-Romagna); Maria Chiara Boni , Industria moda e abbigliamento (Lombardia); Giorgio Campagnolo , Industria abbigliamento sportivo (Veneto); Carmine Caputo , Industria alimentare molitoria (Campania); Caterina Imelde Caselli , Industria discografia, (Lombardia); Carlo Cimbri , Terziario assicurazioni (Emilia-Romagna); Graziano Giordani , Artigianato ricami, (Marche); Raffaella Leone, Terziario cinematografia (Lazio); Matteo Bruno Lunelli , Vitivinicolo spumanti (Trentino-Alto Adige); Fausto Manzana ,Terziario servizi informatici (Trentino-Alto Adige); Giuseppe Marino , Industria ferroviaria, (Piemonte); Francesco Giovanni Muntoni , Terziario alberghiero, (Sardegna); Duilio Paolino , Industria macchinari agricoli, (Piemonte); Vito Antonio Primiceri , Terziario credito, (Puglia); Fabio Ravanelli , Industria cosmetica (Piemonte); Edoardo Roncadin , Industria e commercio prodotti surgelati, (Friuli-Venezia Giulia); Enrico Samer , Terziario logistica ( Friuli-Venezia Giulia); Antonio Serena Monghini , Industria energetica petrolio (Emilia-Romagna); Giovanni Sgariboldi , Industria cosmetici e profumi, (Lombardia); Aquilino Carlo Villano , Industria aerospazio, (Campania).  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.