Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Davide Di Pietro è stato eletto come membro del consiglio di amministrazione della Rai, in rappresentanza dei dipendenti. Per Di Pietro è un secondo mandato con 2690 voti, si legge sul profilo Facebook dell'associazione Rai bene comune-IndigneRai che augura "buon lavoro" al consigliere. Alessandra Clementini si è fermata a 1950 voti, mentre Pietro Muratori a 1565. Di Pietro era stato eletto lo scorso novembre in sostituzione dello scomparso Riccardo Laganà. "Mi congratulo con Davide Di Pietro per la rielezione a Consigliere di Amministrazione Rai, eletto dai dipendenti anche per il prossimo triennio" scrive sui social, l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. "Ho avuto modo di apprezzare le sue doti ed il suo impegno, in questo semestre, in sostituzione del compianto Riccardo Laganà, prematuramente scomparso. Buon lavoro, sempre a favore dei dipendenti tutti e dell’Azienda Rai".  "Buon lavoro e complimenti a Davide Di Pietro per la rielezione al Cda Rai" scrive su X Francesco Palese, segretario del sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai. "I dipendenti avranno ancora un punto di riferimento serio e affidabile. Una persona capace di dialogare con tutti. Contenti per il nostro contributo".   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.