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(Adnkronos) – Due giorni dedicati ai professionisti della comunicazione e della sostenibilità in cerca di nuovi approcci al racconto della transizione ecologica, al fine di rispondere in modo più efficace e mirato alle aspettative dell’opinione pubblica e delle istituzioni. E' quanto andato inscena venerdì 10 e sabato 11 maggio a Milano, per la prima edizione di 'Echi', un evento formativo firmato Quorum/YouTrend.
 Nella prima giornata sono intervenuti Giovanni Pesce (strategic communications manager della European Climate Foundation), Fiorella Corrado e Silvia Grandi (rispettivamente capo ufficio stampa e direttore generale dell’economia circolare presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Andrea Vettori (capo dell’Unità conservazione della natura presso la DG Ambiente della Commissione Europea), Elena Shneiwer (responsabile ESG, engagement e patrimonio artistico-culturale di Cassa Depositi e Prestiti) e Auro Palomba (Ceo e founder di Community), oltre ai co-fondatori di Quorum/YouTrend Lorenzo Pregliasco e Giovanni Diamanti. Sono stati altresì presentati i risultati di una ricerca condotta da Quorum/YouTrend sulla percezione che gli italiani hanno dei temi ambientali e della transizione ecologica. La giornata di sabato 11 è iniziata con il keynote speech di Simona Azzolini (sustainability strategy director di Futerra) ed è proseguita con l’intervento di Margherita Ferrario (YouTrend) sulla creatività e con un dialogo tra Ruben Bianco (YouTrend) e Mattia Battagion (Will Media) sul ruolo dei social media. Spazio poi a storie di importanti aziende in trasformazione con le testimonianze di Giulia Barone (Enel), Pierpaolo Masciocchi (Confcommercio) e Andrea Sorbello (Barilla), in un panel moderato da Antonio Palmieri, fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido. L’evento si è chiuso con un workshop interattivo in cui i partecipanti si sono potuti cimentare con una simulazione. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.