Tempo di lettura: 2 minuti
Una Campionaria di transizione in attesa di una “rinfrescata” nel 2012 e un impegno preciso: offrire sempre più prodotti di qualità con costi di produzione ridotti e una maggiore efficienza gestionale. Il presidente della Fiera del Levante, Gianfranco Viesti, in conferenza stampa fa il punto sulla rassegna multisettore, in programma da sabato 10 a domenica 18, e sugli obiettivi strategici dell’Ente. “Il format della Campionaria – ha sottolineato – necessita di un restyling ma sarà sempre riservato al grande pubblico. Mi piacerebbe dar vita a una fiera del bello e del buono sostenibile ma su questo sarà opportuna una riflessione profonda, subito dopo la fine di quest’edizione, assieme agli Enti fondatori e ai cittadini. Intanto abbiamo confermato i Saloni specializzati degli ultimi anni e venduto quasi tutti gli spazi disponibili nonostante la crisi e la mancata apertura del nuovo padiglione, che sarà presto il nucleo di un polo congressuale di eccellenza assieme al rinnovato Palazzo del Mezzogiorno. La Fiera deve essere efficiente, avere contenuti e contenitori moderni e produrre lavoro, non distruggerlo”.
Viesti – secondo il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenuto in videoconferenza da Roma – “sta veicolando la Fiera da una storia antica a un mondo nuovo. La semina degli ultimi anni, ad iniziare dai nuovi padiglioni, potrà rilanciare il turismo congressuale. Intanto il Mezzogiorno è ferito e l’Europa è smarrita. Ma noi non vogliamo solo lamentarci. La Fiera deve agire da apripista: se saremo bravi l’anno prossimo non si vedrà più una larva ma una farfalla”.
“La Regione – parola della vicepresidente Loredana Capone – ritiene la Campionaria un momento importante di qualificazione delle attività di incontro tra imprese, servizi e occupazione. Abbiamo già investito 18 milioni di euro per il nuovo padiglione e 7 per la strutturazione del nuovo centro congressi. Intanto nel nostro padiglione affronteremo il tema del lavoro dal Piano straordinario alle offerte delle agenzie. Ospiti dieci emittenti radiofoniche e il mondo della formazione”.
La Provincia di Bari, come ricordato dal presidente Francesco Schittulli, “presenterà una mostra di Pino Pascali. La cultura potrà fungere da volàno per la crescita del territorio e il compito delle istituzioni è costruire un futuro senza precariato e positivo per la nostra terra”.
Il Comune di Bari – ha dichiarato l’assessore al Marketing territoriale Gianluca Paparesta – “mostrerà lo sviluppo della città fino al 2015, anno in cui sarà sede distaccata dell’Expo di Milano, e rilancerà la candidatura come Capitale europea della cultura nel 2019. Intanto accogliamo positivamente la politica della Fiera, che rinuncia ai biglietti omaggio per i visitatori e conferma il piano di mobilità urbana”.
Per dare nuova linfa all’Ente, a giudizio del presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi, “bisogna portare avanti una politica ‘dei piedi per terra’, analizzando tutti i dati con assoluta trasparenza. Intanto nel nostro padiglione celebreremo i 100 anni dell’uva Italia e lanceremo con la Fiera una nuova Borsa merci – uTrade – che svilupperà un progetto di baratto internazionale”.
Ritorna, infine, l’appuntamento con Agrimed, un “contenitore consistente ricco di contenuti significativi – come affermato dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno – nel quale racconteremo i processi di cambiamento innescati dal Programma di Sviluppo Rurale”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il segretario generale della Fiera, Leonardo Volpicella.
Foto di Gigi Peluso