Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – I follower di Chiara Ferragni continuano a diminuire mentre proprio il numero dei seguaci potrebbe aprire nuovi scenari nell'indagine sul caso che coinvolge l'imprenditrice considerando che parte del potere contrattuale, e quindi economico, di un'influencer è legato a like, visualizzazioni e interazioni. Il numero dei fan determina il prezzo di una sponsorizzazione, ma talvolta nel mondo del web non tutto è come appare, e quindi la verifica di quella cifra potrebbe svelare una realtà distorta che chiama in causa profili fake e bot, ma anche configurare – in astratto – una frode nei confronti di quelle società che si troverebbero a stipulare contratti su numeri non veritieri.  
Il numero di seguaci cambia il prezzo di un contratto commerciale, ma anche la capacità che un messaggio ha di arrivare ai potenziali clienti ma questo vale se i numeri che appaiono sui social corrispondono davvero a un consumatore. Più è alto il numero dei follower più la potenziale truffa verrebbe amplificata, secondo questa teoria. Un aspetto che potrebbe aprire scenari interessanti se ci si mette nei panni di chi indaga. Per ora questo aspetto, riguardo al caso Ferragni, è solo un'ipotesi priva di qualsiasi spunto reale.  Di elementi nuovi, invece, ne stanno fornendo i documenti acquisiti dalla Guardia di finanza e finiti sul tavolo del procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco titolare, insieme al pm Cristian Barilli, dell'inchiesta che vede l'imprenditrice digitale indagata per truffa aggravata sia per l'iniziativa benefica stipulata con la Balocco, sia per le uova prodotte da Dolci Preziosi che per la bambola in collaborazione con Trudy. Acquisizioni che insieme a una testimonianza stanno consentendo all'indagine di procedere pieno ritmo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.