Tempo di lettura: 2 minuti
(Adnkronos) – Per Elly Schlein il governo russo è responsabile della morte di Navalny? "Il Pd sa cose che evidentemente il resto del mondo non sa. Ci possono essere sospetti, coincidenze strane, ma additare persone come colpevoli mi sembra prematuro e inopportuno. Aspettiamo che si faccia chiarezza". Così all'Adnkronos il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, a proposito della morte in prigione di Vladimir Putin, oppositore di Alexei Navalny. "Il Pd – rincara il deputato e braccio destro di Salvini – è sempre bravo a trovare colpevoli, con la mentalità giustizialista che si ritrova. Prima di dare nome e cognomi, però, aspetto che si faccia luce". A proposito della nota nella quale la premier Giorgia Meloni, commentando il decesso di Navalny, parla di un'"altra triste pagina", Crippa osserva: "La sua è una dichiarazione giusta. Non dice che qualcuno è colpevole. E' una triste pagina, ed è giusto si faccia chiarezza. Anche noi esprimiamo il nostro cordoglio". La Lega diffonde una nota affermando che "la scomparsa di Alexei Navalny è sconcertante. È doveroso venga fatta piena luce", si legge nel comunicato che esprime "profondo cordoglio" da parte di tutto il partito a cominciare dal leader Matteo Salvini. "La morte di Navalny fa impressione, stiamo parlando del carcere duro in Siberia. Che la sua detenzione sia una condizione che ha accelerato delle patologie, è quantomeno immaginabile. Più ancora del fatto che sia morto, quello che fa più impressione è che sia stato incriminato per questioni squisitamente di opinione politica. Se fosse morto di morte naturale in una spiaggia o nel suo letto, sarebbe stato meno eclatante. E invece è morto in un gulag", dice all'Adnkronos, Stefano Candiani, esponente del Carroccio. Secondo il parlamentare del partito di Salvini "bisogna riavvolgere il nastro. E' stata la sua attività di oppositore politico a portarlo in carcere. E questa è una cosa grave". Il governo di Putin è responsabile della morte di Navalny? "C'è una responsabilità politica che fa capo allo Stato e questo è indiscutibile, difficilmente negabile". E a proposito degli apprezzamenti nei confronti di Putin arrivati in passato dalla Lega – a partire dal suo segretario Salvini – Candiani osserva: "Ci sono momenti e stagioni. L'ex primo ministro inglese Chamberlain trattava le condizioni di pace per non far scoppiare la guerra con Hitler, non penso fosse un fan appassionato di Hitler. Ovvio che quando cascano le maschere, le opinioni poi si completano. Trovo ridicolo che si cerchi di creare una polemica che porti la Lega ad avere contaminazioni con questa situazione", chiosa il deputato. Le parole di Crippa non passano inosservate. "Tutto il mondo occidentale e liberal-democratico sta chiamando in causa Putin, il suo regime, la sua azione liberticida sulla tremenda vicenda di Navalny. Tutto. Tranne la Lega. Che dopo ore di imbarazzante silenzio, se ne esce dapprima con una incredibile dichiarazione del vicesegretario Crippa che sembra l’avvocato di ufficio del Cremlino, e poi con una ansiogena nota della segreteria che prova a calibrare il tiro badando a non chiamare in causa Vladimir Vladimirovic", dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva. "La risposta alla domanda che avevo posto stamane, circa la loro reale volontà di proseguire nel rapporto di collaborazione col partito di Russia Unita, e’ nei fatti. E mentre nelle piazze del mondo si sfila in ricordo di Navalny, in Italia un partito di governo si accomoda nella scia (lugubre e liberticida) del Cremlino. Almeno la prossima volta che parlate di libertà, signori della Lega, vergognatevi. Profondamente". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)