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Antony, di Antony and the Johnsons, la star del songwriting e dell’arty-pop contemporanei, sarà il protagonista d’eccezione in chiusura della rassegna “FRONTIERE”, in programma a Bari dal 21 settembre al 1° ottobre 2011.
Il geniale artista di natali britannici, statunitense di adozione, sabato 1° ottobre 2011, si esibirà infatti con l’Orchestra del Teatro Petruzzelli al Politeama barese in un concerto organizzato e coprodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission e dalla Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari, in collaborazione con il Comune di Bari.
L’attesissima tournée europea autunnale di Antony, come uniche due date italiane, dopo il concerto barese, avrà una replica a Roma, nell’auditorium Parco della Musica, sempre con l’Orchestra del Petruzzelli.
FRONTIERE, rassegna promossa dalla Fondazione Apulia Film Commission la cui presentazione alla stampa è prevista per venerdì 15 luglio al Cineporto di Bari, sarà una manifestazione d’incontri tra ragione e sentimento, tra pensiero ed emozione, tra arti e saperi. Sarà anche la presentazione integrata di ospiti e opere, in serate –fusion- nella cornice del Teatro Petruzzelli e, durante il giorno, nel restaurato Palazzo delle Poste dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.
Antony and the Johnsons presenteranno a Bari l’apice di un lavoro artistico iniziato nel 2005, proponendo brani dagli album più recenti “Swanlight e The Crying Light”, con il contributo del Light Designer Chris Levine e con gli arrangiamenti di Antony and The Johnsons e Nico Muhly. Antony descrive il concetto racchiuso in Swanlight come “il riflesso di luce sulla superficie dell’acqua di notte nel momento in cui uno spirito esce da un corpo e si trasforma in un fantasma violaceo”.
Di origini inglesi ma cresciuto in California, da ragazzino Antony Hegarty conduce una vita piuttosto isolata, nel mito di Boy George. Si trasferisce a New York nel 1990, e lì trova un ambiente in grado di apprezzare la sua sensibilità all’avanguardia e la sua sensualità ambigua. Crea un ensemble cabarettistico chiamato Blacklips e si esibisce traendo ispirazione da Isabella Rossellini e dalla drag queen che compare sulla copertina del singolo dei Soft Cell “Torch” (1982).
Scoperto nel 1999 da David Tibet, leader dei Current 93, forma gli Antony and the Johnsons e con loro, nel 2000, pubblica un album che esce proprio per la Durtro (etichetta di Tibet), poi collabora agli album The Raven e Animal Serenade di Lou Reed (famosa è la sua reinterpretazione di “Perfect day”).
Di lui dicono che canta come Nina Simone e che il suo stile è un incrocio tra il pop barocco e il cabaret. Fa un’apparizione, nella parte di se stesso, anche in “Animal factory”, il film di Steve Buscemi, e nel 2004 pubblica una serie di EP; segue, nel febbraio 2005, il secondo, fortunato album “I Am A Bird Now”. Poi comincia un lungo e apprezzato tour mondiale. Il disco ottiene un notevole successo di critica e pubblico, facendo crescere notevolmente il profilo del personaggio. Quando esce il nuovo disco “The Crying Light” – ad inizio 2009, anticipato dall’EP “Another Worlda” di fine 2008 – Antony & The Johnson è così uno dei nomi più “caldi” della scena musicale contemporanea.
I suoi ultimi lavori discografici sono: “Thank You For Your Love” e “Swanlights”.