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Ricercatori dell’Istituto per i processi chimico-fisici del Cnr di Messina (Cnr-Ipcf), lavorando in collaborazione con colleghi dell’Arizona State University e dell’Università degli Studi di Messina, hanno aggiunto un importante tassello alla comprensione delle proprietà termodinamiche dell’acqua, dimostrando che l’applicazione di intensi campi elettrici ne riduce l’entropia.
Le proprietà dell’acqua hanno una profonda influenza sui processi fisici e chimici essenziali per gli organismi viventi: mentre a livello molecolare è noto che il comportamento della materia è governato dalle interazioni tra campi elettrici locali molto intensi, ad oggi rimane poco chiaro l’effetto che tali campi possono indurre sulla termodinamica dell’acqua.
Lo studio, che ha ricevuto la copertina del “The Journal of Chemical Physics” (rivista dell’American Institute of Physics) ha dimostrato – tramite sofisticate simulazioni numeriche al calcolatore – che, sotto l’azione di campi elettrici intensi, le molecole d’acqua subiscono un progressivo “allineamento”, e adottano orientamenti preferenziali paralleli alle linee di campo, formando strutture di legame idrogeno lungo una direzione diagonale rispetto all’asse del campo.
Le simulazioni hanno permesso di elaborare per la prima volta, “mappe tridimensiona
li” dell’entropia del sistema che rivelano come l’aumento dell’ordine molecolare produca una diminuzione misurabile dell’entropia dell’acqua: questo avrà conseguenze importanti per misurare in maniera più accurata le interazioni tra molecole nei processi biologici (fenomeni di “solvatazione”), in cui simili campi elettrici determinano la selettività e la funzionalità di processi e molecole.