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E’ possibile a Bari, nel cuore della città, imbattersi in un vero e proprio salotto in cui hanno luogo diversi tipi di incontri ed eventi artistici.
E’ la Galleria d’Arte D’Innella, nonché Associazione Culturale ”VERA”, in via Putignani 118 , che da 15 al 16 Aprile ha ospitato la mostra intitolata “ Arte Cose & Colori” che a sua volta ha esposto tre brand prestigiosi per raccontare ciascuno il colore nelle sue diverse declinazioni, tra innovazione e tradizione, arte e artigianato, moda e decorazioni.
Appena entrati si capisce che si respira un’aria di arte, arte a 360 gradi, ma in un’atmosfera più intima, esclusiva, chic, ma non supponente, quasi come se si venisse invitati in un salotto dove classe e arte si sposano alla perfezione.
Ad accoglierci Vera Carofiglio, titolare dell’associazione, la cui energia e conoscenza artistica, si comprende a prima vista e catalizza la chiacchierata.
Vera ha illustrato gli aspetti caratteristici della mostra in atto: “autrici dei tre brand sono
tre donne. Un brand di abiti “Didilamu”, creato da una giovane stilista, Daniela Fazzina, originaria di Ortigia ma che vive a Milano da tanti anni, che disegna e crea abiti sartoriali. L’altra artista della mostra è un architetto di Bari , Gemma Radicchio il cui brand “Trame e colori” vede la creazione di borse artigianali e di arredi per la tavola, quindi runner, tovaglie e tessili vari.
Infine una signora sarda che ha un albergo in Bambagia, in Sardegna “Hotel Su Gologone”, che
tanti anni fa ha creato delle botteghe d’arte nelle quali insegna a donne del luogo a dipingere su cuscini, piatti, arazzi, tutte cose tipiche dell’artigianato sardo rivisitato in chiave contemporanea. Dunque tre donne con tre brand”.
Normalmente lo studio è una galleria d’arte moderna contemporanea che ospita sempre diversi artisti, una serie di artisti con alcuni dei quali Vera collabora da diversi anni , alternando le loro opere, o in altri casi apre la galleria a nuovi artisti.
Esposta a caratteri cubitali su una parete la targa “Zina D’Innella” madre di Vera .
Mi lancio a curiosare in questo piacevole percorso e dapprima entro in una sala piena di abiti particolari dalle linee apparentemente dritte ma che indossate assumono tutta un altro aspetto.
Tessuti preziosi, naturali al 100%. Il brand, come ha spiegato la giovane stilista, Daniela Fazzina, nasce da un progetto del 2017 in laboratori e atelier artigianali e poi esposti in una location nel cuore della moda di Milano,un fashion district giovane e innovativo. Quanto al nome “Didilamu”
-Didi è il mio nickname-precisa Daniela- Lamu, invece, è un’adolescente dei cartoni animati giapponesi, con la tipica tuta da gattina tigrata proprio come la gattina entrata nella mia vita in quello stesso periodo in cui è nato il brand e ho voluto immortalare quel momento magico,
volevo facesse parte del Brand -.
Gli abiti creati da Daniela sono pezzi unici , perché “ogni donna è unica e merita di indossare capi creati solo per lei. Con la cliente fisso appuntamenti e curo personalmente la scelta del capo”.
Colpisce la sua attenzione alla donna, la donna che spesso per affermare la sua autenticità, deve lottare, proprio come la Nike di Samotracia, la giovane dea alata che lottò e vinse la battaglia controvento. E la Nike, quindi è diventato il logo del brand Didilamu.
E fra una curiosità e l’altra , piacevole la chiacchierata con Flaviana Facchini, di Bari ma di adozione milanese, Esperta in Communication and Public Relations, organizzatrice e addetto stampa, che indossando perfettamente abiti e gioielli della mostra, ha aggiunto qualche chicca in più sulle caratteristiche di “ Arte ,Cose e Colori”
E per finire uno sguardo accurato all’altro brand “ Trame e Colori”, creato da tre architetti di Bari, immancabilmente donne, Gemma Radicchio, Claudia Radicchio e Stefania Agnellini.
Ha raccontato Gemma Radicchio :-durante il periodo lock- down, è nata questa iniziativa creativa, abbiamo cominciato con le mascherine per poi passare ad articoli per la tavola runner per tavoli, tovaglie e tovaglioli. Inizialmente ci siamo rivolte a sarte di Bari vecchia.
Dopo averli realizzati, abbiamo organizzato eventi per vendere le nostre creazioni. Con gli avanzi dei tessuti, abbiamo cominciato a creare piccole borse che, sono andate a ruba-.
Così, dunque da un piccolo passatempo è nata questa piccola azienda, la cui sede è a Bari Vecchia, in via Venezia, dove ha sede lo Studio di Architettura , di cui le tre donne sono titolari.
I tessuti utilizzati sono o tessuti pregiati , provenienti per esempio dalla Turchia , che normalmente avrebbero prezzi esorbitanti. Le tre “architette sartine” acquistano ritagli avanzanti, che finirebbero per essere buttati, e ai quali loro donano nuova vita, ricavandone dei veri capolavori (e fidatevi del giudizio di chi li ha visti dal vivo).
Inoltre molti tessuti pregiati vengono loro forniti anche da signore di Bari che li portano direttamente in sede e che raccontano la storia di quei tessuti e con le quali e con le quali si stabiliscono autentiche relazioni sociali.
E capolavori sono anche le borse in Iuta , realizzate con sacchi provenienti da varie parti del mondo, come l’Ucraina
I sacchi arrivano allo stato originario, sporchi a volte anche con insetti e vermi, “ma noi li ripuliamo e lasciamo i segni di usura cos’ conservano la loro storia”
In questo week end, dunque, ancora Creatività e Innovazione da parte delle donne che, come sempre, con tenacia, talento e preparazione cambiano la sorte delle cose.
Foto di Marcella Squeo (riproduzione riservata)
In copertina la nota pr Flaviana Facchini che ha indossato alcuni capi e accessori dei brand intervenuti.
Marcella Squeo e LSD Magazine, ci porta nel cuore artistico di Bari, alla Galleria d’ Arte D’Innella e sede dell’Associazione Culturale “Vera”, animata da Vera Carofiglio, che il 15 e 16 ha ospitato la mostra “Arte Cose e Colori” . L’ interesse dell’autrice si è mosso tra innovazione e tradizione, arte ed artigianato, moda e decorazioni, in un vivere quotidiano nel tessuto urbano.
La creatività è DONNA!
Brave, complimenti alle artiste e alla giornalista che ci ha parlato di loro.
Non vedo l’ ora di ammirare di persona le creazione mirabilmente descritte nell’ articolo.
La voglia di puntare all’unicità di specie è diventato per molti creatori un mantra. Ed una galleria d’arte offre benissimo il fianco a questa sana attività. E’ certo un posto da esplorare con grande piacere e Marcella mi ha dato il l’impulso necessario per farlo. Grandi cose attendono tutti quelli che si lanciano nel dare sfogo ai propri talenti!