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Un cortometraggio contro l’antiziganismo e i dati di una ricerca dell’Università di Padova: in occasione della Giornata internazionale dei rom 2023 vi presentiamo il progetto HERO (Housing and Employment of ROma people). L’8 aprile si celebra la Giornata internazionale dei rom.  In occasione della 52esima ricorrenza annuale per celebrare la loro cultura e sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi di inclusione sociale al via la campagna di comunicazione di HERO, finanziata dall’Unione Europea: il corto e i dati di uno studio dell’Università di Padova sulla mappatura delle popolazioni in Italia e l’analisi comparativa delle politiche sociali nei tre Paesi partner. 

Un cortometraggio contro l’antiziganismo e una ricerca dell’Università di Padova: sono le principali azioni di HERO (Housing and Employment for ROma people) progetto che ha come capofila Liberitutti Cooperativa Sociale di Torino. Coinvolge l’Italia, la Germania e l’Ungheria e promuove l’integrazione delle minoranze Rom combattendo l’antiziganismo e la discriminazione nell’accesso alla scuola, al lavoro e all’alloggio.

L’antiziganismo è supportato da alti livelli di accettazione sociale e da una mancanza di riconoscimento e comprensione della sua esistenza e della sua manifestazione che crescono ogni anno (cit. Alleanza contro l’Antigypsyism, 2019). Dal novembre del 2012 un gruppo di lavoro, composto da sociologi, educatori, istituzioni, Comuni, Università e associazioni sta lavorando in sinergia per individuare nuove policy che facilitino la ricerca di alloggio e di occupazione e l’integrazione sociale e scolastica dei Rom. Tuttora le popolazioni rom convivono entro un sistema di disuguaglianza educativa, lavorativa, economica, sanitaria e abitativa.

IL CORTOMETRAGGIO 

Rom e sinti sono una galassia di 22 minoranze in Italia. “Il popolo dei campi”, il popolo delle discariche, gli zingari (così sono spesso definiti) ad ogni latitudine mantiene un comune denominatore: il peso dei pregiudizi. Come nel mito di Sisifo, figlio di Eolo, re dei venti, i Rom sembrano essere condannati a sospingere, senza sosta, il grosso macigno dei pregiudizi e degli stereotipi fino alla sommità di un monte. Questo sguardo ancora così diffuso, atavico e persistente lo racconta bene e con immediatezza il cortometraggio scritto e diretto da Luca Mariani.  

Il corto può essere pubblicato sui vostri media,  ECCOLO 

In cartella stampa anche foto di backstage, la ricerca e altri materiali. 

La campagna di sensibilizzazione, qui HERO Video su Youtube, parte in occasione dell’imminente giornata internazionale dei Rom, l’8 aprile e ha lo scopo di far riflettere, ai vari livelli, sulla mancata integrazione, sugli stereotipi e la sfiducia all’interno delle comunità rom.

Nel corto – realizzato con la collaborazione della scenografa Francesca Antolini – i puppets (in stop motion) sono sovrastati dagli sguardi nocivi di quegli occhi serpente che fanno aumentare il peso (il masso) che piccoli e grandi, vittime della segregazione razziale, sono costretti a portarsi (loro malgrado) sulle spalle. E’ un macigno che cresce a ogni sguardo malevolo, che diventa man mano enorme tanto da allontanarli dai più elementari e stringenti bisogni: la casa, la scuola, il lavoro. Il masso riuscirà a diventare sassolino?

LA RICERCA DELL’UNIVERSITA’ DI PADOVA

La ricerca dell’Università di Padova coordinata dal professor Vincenzo Romania (realizzata insieme al sociologo Tommaso Bertazzo) restituisce una preziosa mappatura delle popolazioni rom e sinti in Italia, il lavoro fatto sul campo da amministrazioni pubbliche e del privato a Torino, Genova, Padova, Dortmund e Budapest e l’analisi comparativa delle politiche sociali nei tre Paesi partner: Italia, Germania e Ungheria. Sono state analizzate le diverse forme che la segregazione sociale, abitativa ed economica dei Rom e Sinti assume nei contesti studiati. Sono stati censiti i gruppi rom ed elencati tutti i diversi sottogruppi che formano la galassia romanì in Italia. Infine, la mappatura è stata estesa ai gruppi Rom e Sinti presenti nei tre Paesi, integrando le statistiche esistenti con interviste a informatori chiave e decisori locali.

LE DICHIARAZIONI

 “L’analisi comparativa delle politiche sociali delle cinque città coinvolte dal Progetto HERO (Padova, Torino, Genova, Dortmund e Budapest) – spiega la Project Manager Domenica Moscato – ha messo in luce similitudini e differenze tra i tre Stati europei. Sebbene non sia l’unico paese in Europa a mantenere l’apertura dei campi Rom nel proprio territorio, l’Italia è stata denominata in Europa “il Paese dei campi” per le politiche locali ancora lontane da un’inclusione abitativa non marginalizzante”. “In Italia – aggiunge Moscato – i due partner di progetto, Liberitutti e Arci Liguria, hanno iniziato un percorso di advocacy con attori locali per aprire un dialogo sulla discriminazione abitativa e lavorativa dei Rom. Parallelamente, i nostri operatori sociali sono impegnati in un percorso di orientamento al lavoro destinato ai giovani Rom delle città di Torino e Genova, che fornirà gli strumenti di base per migliorare la loro occupabilità“.

Grazie al progetto HERO che mira a implementare delle contromisure per combattere gli stereotipi e la diffidenza delle agenzie immobiliari, i proprietari di case e la società civile, nei confronti delle minoranze Rom – sottolinea  il Project Manager Marco Buemi stiamo sperimentando un nuovo approccio che unisce alla creazione di una rete di capacity building il sostegno all’alloggio e all’occupazione e il potenziamento dei servizi sociali a favore delle famiglie Rom. Inoltre, con il lancio del cortometraggio in occasione della Giornata internazionale dei Rom, puntiamo a sensibilizzare i cittadini, mediante una nuova contro narrazione, riguardo ai discorsi di odio molto diffusi nei media”.

Dunque, occorrono nuove politiche sociali che possano fornire a Rom e Sinti tutti gli strumenti necessari al loro empowerment: linguistici, burocratici, assistenziali. Rom e sinti presentano, al loro interno, una popolazione eterogenea composta da gruppi tra loro assai diversi. In linea generale, le istituzioni tendono ancora a omogeneizzare l’intervento, ad adottare un approccio emergenziale e a confinarli in aree distinte e ben lontane dal contesto urbanistico cittadino. E’ la fotografia riscontrata dalla ricerca dell’Università di Padova che nelle conclusioni conferma “una situazione diffusa di segregazione abitativa, sociale e lavorativa nelle cinque città.

Il progetto è una partnership che coinvolge Liberitutti Cooperativa Sociale (capofila) Grünbau gGmbH, Arci Liguria, Università di Padova.

Sito https://hero-project.eu/ 

Facebook https://www.facebook.com/HEROprojecteu

GLI APPUNTAMENTI

L’8 aprile alle 18 a Genova Arci Liguria organizza un evento dal titolo “Romanò Dives” per approfondire  storia, lingua e tradizioni. Locandina

Il 12 aprile a Padova sarà presentata la ricerca a cura di Vincenzo Romania e Tommaso Bertazzo.  Locandina 

Il 20 maggio il progetto HERO sarà raccontato a Grünbau in Germania 

Il 10 giugno a Torino la Cascina Falchera ospiterà il musicista e compositore Santino Spinelli e il suo gruppo musicale. 

Redazione

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