Tempo di lettura: 5 minuti
I Matt Bianco la band pop sempreverde degli anni 80, ieri a Molfetta, per l’inaugurazione dell’Eremo Club, uno dei locali più gettonati della nostra regione.
Unica data in Puglia, la band britannica ha fatto tappa a Molfetta con “The Essential Tour Italy 2023”, a cura del Director del booking di Inades Music , Ernesto De Stena.
Con la stessa carica esplosiva degli anni ‘80, ieri all’Eremo ha riempito il locale, offrendo al pubblico uno spettacolo coinvolgente, fatto di un miscuglio elegante di latin , jazz funky e pop.
Ad intrattenere il pubblico, un pubblico prevalentemente di boomer, un amico da sempre della direzione artistica e oriundo, Mauro Mastrofilippo. Un pubblico educato e paziente finché non è partita la musica e non appena la band è salita sul palco, si è lasciato andare alle emozioni.
Sul palco dell’Eremo ( appena ristrutturato), per questo tour, assieme al frontman Mark Reilly il sassofonista britannico Dave O’Higgins, Sebastiaan de Krom alla batteria, Adam King al basso, Graham Harvey al pianoforte e al Fender Rhodes, (conosciuto per il suo lavoro con George Benson, Incognito e Stacey Kent), oltre all’incredibile Martin Shaw alla tromba (grande orchestra della BBC che ha anche collaborato con Sting, Jamiroquai e Natalie Cole). A completare la line-up, la background vocals Florence Rawlings.
A dare l’avvio al concerto lei la vocals, biondissima e bellissima quanto le sue scarpe ondulate e glitterate, per il piacere delle fans più glamour, che ha intonato insieme a Mark Reilly, l’intramontabile successo “Whose side are you on?” accompagnati dal battito delle mani del pubblico entusiasta, che cantava insieme a loro.
Delizia per gli amanti della buona musica, i Matt Bianco rappresentano gli anni ’80 al meglio. musica con arrangiamenti squisiti, raffinatezza e ancora raffinatezza.
A Whose side are you, hanno fatto seguito tutte le maggiori Hits della band ,che li hanno resi celebri in Europa e nel mondo, da ‘Hi Fi Bossanova’ a ‘Get out of your lazy bed’ da Half a minut a YehYeh wap .
I successi più famosi un pò riarrangiati per l’occasione, senza distaccarsi molto dalle originali, solo con un sound più attuale.
Il pezzo forte della band è la band nella sua interezza e lo si capisce sia quando rimane senza i vocalist sul palco, suonando un pezzo solo strumentale sulle note di Matt’s Mood.
Ad entusiasmare ancor di più il pubblico, infatti, gli assolo dei singoli musicisti, prestazioni individuali particolarmente brillanti, che si sono alternati tra un testo e l’altro.
Notevole quello del batterista Sebastiaan de Kromm, il batterista, lasciato ad esibirsi da solo e lanciatosi in uno strepitoso e lungo battito di piatti e tamburi della durata di circa 5 minuti.
Quando la band è ritornata sul palco, le note di More there I can bear ,la più famosa del loro repertorio hanno conquistato il pubblico che si è lasciato andare a balli e dondolii, stile anni ottanta.
Mark you ar a legend gridano dal pubblico al frontman Mark Reilly, l’unico rimasto del gruppo originario. Giusto a titolo informativo per i lettori più curiosi: benché il nome della band sembri suggerire un riferimento a qualcuno dei suoi membri e venga spesso identificato con il cantante Mark Reilly, l’unico membro rimasto sempre costante nel corso degli anni, si tratta in effetti un nome di fantasia, che richiama «una spia, un agente segreto: eravamo amanti del genere “spy-story televisivo.Ritornando ai Matt, sicuramente Mark è leggenda , come rimarrà leggenda la musica della Band, perché buon gusto e talento tutto è perfetto nelle loro canzoni con le varie contaminazioni-hanno dichiarato i Matt in un ‘intervista.
E per concludere il loro concerto a Molfetta i Matt hanno scelto Yeh yeh l’altro dei noti brani.
Foto di Antonio Carbonara (riproduzione riservata)
Questo articolo mi ha fatto rivivere epoche passate in cui questa musica riempiva momenti speciali della vita.
C’ero anch’io! Esattamente come descrittto nell’articolo.Strepitosi i Matt. La vocalist di più
Eccellente descrizione di un evento molto atteso. Le notizie, sul luogo ed i protagonisti, sono state porte con perizia, abbondanza di particolari ma senza essere noiosi, anzi con vivacità …tanto da fare quasi rivivere l’ evento come un filmato.
Matt Bianco, icona della musica, a Molfetta per il rinnovo dell’Eremo Club quale tappa dell’Essential Tour Italy 2023. Successi famosi ed altri rivisitati per l’occasione. Un grazie al vocalist e all’autrice dell’articolo.
I Matt Bianco, colonna sonora delle serate di …..qualche anno fa!
Concerto strepitoso, strumenti e voce.
Cosa dire, un tuffo nel passato che si è fatto presente al concerto e nell’ articolo che rende esattamente l’ idea di ciò che è avvenuto l’ altra sera a Molfetta.
Grazie a Matt Bianco all’Eremo Club e all’autrice dell’articolo
Un concerto coinvolgente con ottimi musicisti, ci mancava Basia ma Florence si è fatta valere..
Oh my God…i Matt Bianco, e cioè Mark, fanno parte di quel ristretto numero di artisti capaci di toccarmi le giuste corde del cuore. Associarli mediamente a Whose side are you on oppure a More than I can bear è come sapere che Fiordaliso non vuole mica la luna, e lo so, appare un tantino riduttivo. Ma a molti capita di farlo. E bene fa l’autrice a sentirsi anch’essa parte integrante di quegli emozionanti anni ’80 facendo su se’ stessa opera di autoinclusione con i boomers! Sa perfettamente che le sonorità di questo gruppo sono capaci di spaziare sotto molteplici altre forme. I testi, nel tempo e soprattutto dopo “l’opera prima” hanno preso strade di minor spessore ma pur sempre densi al servizio della musica che li sostiene. Esattamente come fanno le lyrics di More than I can bear al servizio di quella tromba che sottolinea l’ansia dell’abbandono dell’amante nel vedere che il suo grande amore è finito ormai fra le braccia di un altro. Lo so…fa effetto, ed a me questi effetti fanno anche un po’ commuovere. Beati noi figli di quegli anni…