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Dall’8 al 12 febbraio Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno portano in scena in Puglia “Gilgamesh – L’epopea di colui che tutto vide”. Cinque gli appuntamenti tra Lecce, Putignano e Barletta per le stagioni teatrali organizzate dalle amministrazioni comunali in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Si inizia mercoledì 8 febbraio al Teatro Apollo di Lecce (sipario ore 21.00), proseguendo il 9 febbraio al Teatro Comunale di Putignano (sipario ore 21.00), terminando con una tre giorni, dal 10 al 12 febbraio, al Teatro Curci di Barletta (sipario ore 21.15 il 10 e l’11 febbraio e ore 18.30 il 12 febbraio).
Sabato 11 febbraio alle 18.30, nel foyer del Teatro Curci, Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno incontrano il pubblico. Dialoga con la compagnia Floriana Tolve. Interviene Oronzo Cilli, Assessore alla Cultura Comune di Barletta.
Circa due secoli fa, negli scavi della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, gli archeologi portarono alla luce una serie di tavolette. Quando fu decifrata la scrittura cuneiforme, esse rivelarono il titolo di un poema: Di colui che vide le profondità e le fondamenta della terra.
Gilgamesh è il più antico poema del mondo. È la storia di un giovane re che, dopo aver sperimentato il dolore per la morte del migliore amico, lascia il trono per andare alla ricerca del segreto della vita eterna. Alla fine del suo peregrinare, dopo aver interrogato l’unico uomo sopravvissuto al Diluvio, torna in patria con la certezza che il destino dell’uomo è di essere mortale. II viaggio di Gilgamesh ai confini del mondo, da un punto di vista eroico, è un completo fallimento, ma la sua sconfitta diventa un nuovo punto di comprensione delle cose della vita.