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Prima di discutere di autonomia differenziata bisogna superare il divario tra nord e sud, stanziando le risorse finanziarie necessarie per distribuire in base a un criterio di equità i Livelli Essenziali nelle Prestazioni. Questi Indicatori sono, secondo la legge Italiana, riferiti al godimento dei diritti civili e sociali. Devono essere determinati e garantiti su tutto il territorio nazionale e devono avere la funzione di tutelare l’unità economica e la coesione sociale della Repubblica, rimuovendo così gli squilibri economici e sociali tra le regioni. Questo DDL Calderoli, secondo il nostro parere, crea grandi differenze economiche e sociali che già ci sono in Italia tra le regioni del Nord e del Sud. Aumenta le disuguaglianze a livello inter-regionale, spaccando così in due la nostra nazione. Poi, insieme alle competenze, le regioni virtuose (che da anni sono sempre le regioni del Nord) possono anche trattenere il gettito fiscale, che non sarebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive di tutto il paese.
Questo DDL assicura molti più finanziamenti alle regioni del Nord, che già dispongono di maggiori risorse rispetto a quelle del Sud. Questo avverrebbe perché assicurerebbe maggiori finanziamenti alle regioni del Nord, in quanto hanno più risorse e una spesa storica più alta, e meno a quelle del Sud, dove ci sono meno risorse e quindi una spesa storica più bassa. Noi di Puglia Favorevole diciamo “NO” a questo DDL Calderoli. L’Italia non si spacca in due. Diciamo “No” alle disparità regionali in Italia. Diciamo “No” alla richiesta di maggiore autonomia avanzata dalle regioni del Nord come il Veneto, la Lombardia e l’ Emilia-Romagna. Questa eventuale autonomia delle regioni del Nord potrebbe pregiudicare la produttività, l’efficacia e la parità per tutte le regioni Italiane, impedendo l’accesso a beni e servizi considerati assoluti a livello nazionale. A dire il vero, sarebbe la stabilità dell’Italia ad essere danneggiata, poiché la richiesta di maggiore autonomia da parte delle regioni più ricche potrebbe degenerare nella rivendicazione del territorio e del suo popolo, di poter conservare tutte le risorse locali, a discapito di qualsiasi dovere o obbligo di redistribuzione a favore dell’intera Nazione. Stiamo attenti e ragioniamo prima di fare le Leggi in Italia. Puglia Favorevole dice “SI” al BENE COMUNE.
Gigi Leonetti
Coordinatore Regionale Movimento Puglia Favorevole