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Esce in questi giorni il primo cd del chitarrista Giovanni Lombardi, dal titolo “Scripta manent”. Il disco, realizzato negli Stati Uniti, a Los Angeles, contiene sette brani, tutti composti e arrangiati dallo stesso chitarrista. In questo progetto si è avvalso della collaborazione di musicisti di acclarata esperienza, alcuni dei quali, suoi compagni nelle prime esperienze californiane come : Alex Alessandroni, Dennis Napolitano (tastiere), e Leslie King (basso), completano la Band altri valenti musicisti come: Sergio Bellotti (batteria), Giuseppe Patanè e Michael Mallory (basso), Peter Veress (tastiere). Ospite d’eccezione nel brano “Something like to love”, il noto sassofonista barese, Rocco Ventrella.
Il brano d’apertura del disco “And on this light note”, idealmente ci riconduce alle origini di Gio Lombardi: il funky. Ritmo intenso, che esaltano le capacità chitarristiche di Gio Lombardi, molto bella la batteria di Sergio Bellotti e di Leslie King al basso, con un ispirato Alex Alessandroni alle tastiere.
L’esperienza vissuta in America Latina di Lombardi, ha ispirato certamente il brano “Mio Amor”, da dove è stato realizzato anche un videoclip (visibile a fine articolo). Immagini che esaltano le strade notturne di Los Angeles, con una bossa nova assolutamente romantica.
In “On the Funky evening of febbruary the 31st.” viene fuori il Giovanni Lombardi Group, un crescendo ed un sound rhythm blues, che ci porta direttamente a situazioni live, la chitarra viaggia su forti improvvisazioni.
In “A little song for my guitar”, scopriamo la sua vena melodica. Quasi una dedica d’amore verso la sua chitarra, ricambiata dal suo strumento con un feeling particolare. Certamente uno dei brani che più degli altri ci rimane dentro l’anima, per la sua melodia, “Something Like Love” invece, è accompagnato dalla performance del sax di Rocco Ventrella, ospite d’eccezzione in questo album. Belle le improvvisazioni, dove Lombardi e Ventrella entrano quasi per gioco, in un botta e risposta impreziosendo il brano con atmosfere californiane in uno dei pezzi più riusciti dell’album.
“Squartazz” è il brano più originale del disco. Ritmi orientali si mescolano ad improvvisazioni quasi rock, in una miscela assolutamente originale. Incalzante ritmica della Band, che sembra cercare l’adrenalina, dando libero sfogo verso nuove sonorità. E’ il brano che da l’idea di come il chitarrista cerchi nuove strade musicali. Chiude l’album il brano “Nostalgia”, In questo brano possiamo riascoltare echi di sonorità statunitensi anni 70’, ma riarrangiate in chiave moderna. Bello il suo assolo nella seconda parte del brano, che ci accompagna dolcemente in una ballad molto raffinata.
Giovanni Lombardi con questo album, inizia un percorso discografico, che lo porterà (ne siamo certi) a nuovi e ambiziosi progetti. Los Angeles, metropoli multietnica è quindi la fonte principale d’ispirazione, dalle sensazioni della west-coast americana, passando per il funky, rasentando il jazz, sino a provare nuove strade verso sonorità orientali. Sono questi i presupporti di Giovanni Lombardi, che si propone di ritagliarsi un importante spazio nel panorama internazionale.
“Scripta manent” non è altro che il frutto di tante esperienze avute confrontandosi con musicisti di differente estrazione. Un disco molto ben riuscito, dove il poliedrico chitarrista riesce con naturalezza a farci apprezzare varie sfumature musicali, con uno stile assolutamente originale.
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