Tempo di lettura: 5 minuti

La cantante, compositrice e arrangiatrice siciliana Daniela Spalletta, in diversi contesti, sarà protagonista in svariati e prestigiosi concerti per festival ed eventi di blasone internazionale

Dopo una stagione estiva fitta di impegni e grandi riscontri di pubblico, fra i quali l’”Impossible Tour” di Gegè Telesforo 5et, tournée di oltre venti date, il memorabile concerto in omaggio a Lelio Luttazzi dove Daniela Spalletta, solista della FVG Orchestra, ha interpretato gli intensi arrangiamenti di Glauco Venier, Valter Sivilotti e Michele Corcella, oltre alla nascita di un nuovo progetto in duo con la pianista Stefania Tallini, ecco che la talentuosa artista siciliana tornerà a calcare i palchi all’estero e in Italia durante il periodo autunnale. L’Ungheria, precisamente Budapest, sarà la prima tappa di questa serie di date nell’ambito di una residenza artistica promossa da Midj in collaborazione con l’IIC di Budapest. Domenica 18 settembre, infatti, Daniela Spalletta sarà ospite (in duo) insieme al pianista e compositore Mario Mariani in seno al Jòzsefàvros Jazz Festival. Sabato 24 settembre, invece, tornerà al fianco di Gegè Telesforo 5et per il “Roma Unplugged Festival” al “Parco Archeologico dell’Appia Antica”. Mercoledì 28 settembre Daniela Spalletta sarà di ritorno in Ungheria, al Budapest Jazz Club, con Jùlia Karosi, Krisztiàn Olàh, Adam Bogothy, Bendegùz Varga, per poi tenere alcune masterclass presso il conservatorio di “Bela Bartok” di Budapest e il conservatorio di Vàc. A ottobre, venerdì 14, ancora una volta con Gegè Telesforo 5et a Camogli, in terra ligure, per poi scendere a Roma, dal 21 al 23 ottobre, in occasione dello European Jazz’Cool. Infine, sabato 29 ottobre al “Moncalieri Jazz Festival”, Daniela Spalletta condividerà il palco con Albert Hera. Dunque, una serie di live per la cantante sicula, che esporterà il suo inestimabile talento anche oltre i confini nazionali.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.