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È stato presentato in conferenza stampa il progetto di riqualificazione e restauro architettonico di Palazzo Starita. Alla presentazione sono intervenuti la dott.ssa Ada Pizzi, direttore generale di Fondazione Puglia che ha sostituito il presidente l’ing. Antonio Castorani impossibilitato a prendere parte alla conferenza stampa. “Abbiamo lavorato a lungo a questo progetto e abbiamo affidato all’impresa strumentale Puglia Cultura e Territorio il compito di occuparsene e un domani anche di organizzare le attività che saranno ospitate all’interno. Un luogo di cultura che ci auguriamo sia frequentato non solo da baresi ma anche da tutti i turisti e le persone che frequentano il nostro territorio”.
Dopo di lei è intervenuta la prof.ssa Raffaella Cassano, Presidente di Puglia Cultura e Territorio srl che da archeologa ha ripercorso la storia del Palazzo Starita, dei suoi proprietari e della città di Bari negli anni dal Settecento a oggi e le varie sovrapposizioni che si sono susseguite. “Palazzo Starita dopo gli interventi rafforzerà la sua immagine di cerniera tra il borgo antico e il borgo murattiano e diventerà un polo culturale di grande rilevanza”.
All’ing. Salvatore Caputi Iambrenghi il compito di parlare a nome di tutto il gruppo di progettazione che ha lavorato a vari livelli e nelle diverse fasi allo studio e individuazione degli interventi da realizzare per la riqualificazione e il restauro nel dettaglio.
Vito Barozzi, amministratore e titolare di Cobar Spa, ha ripercorso brevemente la storia della sua azienda che ha iniziato a lavorare nel campo del restauro nel 1985 con un intervento sul castello episcopio di Grottaglie, per poi specializzarsi nel settore, intervenendo sulle più prestigiose opere del territorio italiano. “Il nostro patrimonio è la nostra manodopera – ha sottolineato Barozzi – Abbiamo circa 400 dipendenti ma l’età media inizia ad essere alta. Purtroppo, è sempre più difficile trovare apprendisti italiani e stiamo sopperendo con stranieri che rispondono molto bene all’insegnamento dell’arte del restauro. È un peccato, perché è importante avere le maestranze giuste per salvaguardare il patrimonio culturale italiano e il territorio”. E sul cantiere ha aggiunto “Abbiamo iniziato la fase di cantierizzazione di Palazzo Starita, tra qualche giorno monteremo la gru che servirà per iniziare i lavori. Ci occuperemo prima del consolidamento e dell’eliminazione delle superfetazioni della struttura e poi del restauro. Lavoreremo velocemente e bene per restituire il palazzo alla città di Bari”.
PALAZZO STARITA – TRA PASSATO E FUTURO
Prendono il via gli interventi di riqualificazione e restauro architettonico di Palazzo Starita, da sempre considerato uno dei più importanti beni architettonici della città di Bari, con una posizione unica che affaccia contemporaneamente su via Venezia, piazza Mercantile e piazza del Ferrarese, completando architettonicamente lo storico Palazzo del Sedile.
Di impianto settecentesco, edificato sui resti di un antico Arsenale, e storicamente appartenuto alla famiglia Starita, Palazzo Starita è stato acquisito nel 2016 (29 luglio) da Fondazione Puglia che nel 2019 (19 luglio) lo ha concesso in comodato d’uso a Puglia Cultura e Territorio che sta procedendo ad attuare gli interventi di recupero. Destinazione d’uso del rinnovato immobile saranno le attività artistiche e culturali secondo la volontà della Fondazione Puglia. I lavori di recupero prevedono un rilevante intervento di consolidamento statico e riqualificazione funzionale dell’immobile. Il progetto, approvato dalla Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Bari, giunge oggi finalmente alla sua fase attuativa grazie al progetto esecutivo a firma del raggruppamento temporaneo di progettisti con la consulenza del prof. arch. Giovanni Carbonara.
Incaricata di eseguire i lavori di ri-funzionalizzazione dell’immobile, dopo una accurata selezione da parte dei committenti, sarà la Cobar Spa, la società di Vito Matteo Barozzi con una quarantennale esperienza nel settore e leader nazionale nel campo della ricostruzione e del restauro artistico.
Inizia così una nuova epoca per Palazzo Starita che diventerà un nuovo polo culturale della città di Bari. Al piano terra è prevista la creazione di un caffè letterario con un doppio accesso da piazza del Ferrarese e da piazza Mercantile. Il primo piano e una parte del secondo saranno destinati al museo e ospiteranno esposizioni di oggetti d’arte, quadri e reperti archeologici. La restante parte del secondo piano e il terzo piano ospiteranno invece gli uffici di Fondazione Puglia e Puglia Cultura e Territorio e le loro sedi amministrative. E infine sul terrazzo è prevista la realizzazione di un roof garden che sarà aperto alla città e che potrà ospitare mostre, concerti, conferenze con una vista su tutta la città e sul suo porto antico.
Durante i lavori, che dureranno poco meno di due anni saranno organizzate visite guidate per i cittadini e costanti aggiornamenti sull’andamento delle operazioni di restauro e rifunzionalizzazione dell’immobile.
I PROTAGONISTI DEL PROGETTO
FONDAZIONE PUGLIA
La Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia nasce nel novembre 1991 in attuazione della legge n. 218/90 – la cosiddetta Legge Amato – il cui scopo principale era quello di favorire il processo di privatizzazione del settore creditizio nazionale in vista della liberalizzazione e dell’integrazione di questo mercato al livello europeo. L’origine del patrimonio e degli intendimenti benefici della Fondazione risalgono al 1949, anno in cui fu fondata, su iniziativa di esponenti del mondo economico e politico barese, la Cassa di Risparmio di Puglia, ente pubblico economico.
A seguito della sopravvenuta legge n.218/90, essa ha assunto il ruolo di “Ente Conferente” rispetto alla Cassa di Risparmio di Puglia, scorporando l’attività creditizia che venne contestualmente attribuita alla “Società per azioni Conferitaria”.
Nel breve volgere di tempo e anticipando gli orientamenti di politica generale, la Fondazione ha dismesso la propria partecipazione nella “Società Conferitaria” ed ha specificato i settori di intervento, programmando per progetti la propria attività istituzionale. Il 12 Febbraio 2016, la Fondazione ha cambiato la propria denominazione in FONDAZIONE PUGLIA ed ha aggiornato il logo.
Negli anni attuando una saggia e prudente politica degli investimenti, anche attraverso la loro diversificazione, la Fondazione Puglia ha accresciuto il suo patrimonio superando nel 2021 l’importo di 130 M€. Sono stati acquisiti, destinandoli ad attività istituzionali alcuni immobili di pregio quali Palazzo Starita ed una porzione di Palazzo del Sedile ed a reddito immobili di pregio della città di Bari.
Il reddito derivante dall’investimento del patrimonio è destinato principalmente al sostegno di 4 “settori di intervento” che attengono la ricerca scientifica e tecnologica, l’arte e la cultura ed il welfare.
Presiede attualmente Fondazione Puglia il Prof. Ing. Antonio Castorani.
PUGLIA CULTURA E TERRITORIO
Le Imprese strumentali rappresentano il “braccio operativo” delle Fondazioni di origine bancaria, per lo svolgimento di attività che, per la loro natura, rientrano nei settori rilevanti di intervento delle Fondazioni stesse, ma che, per la loro specificità, richiedono strutture imprenditoriali specialistiche.
La Fondazione Puglia, a marzo 2018, ha deliberato la costituzione dell’impresa strumentale – Puglia Cultura e Territorio s.r.l. – con lo scopo di promuovere e organizzare iniziative che contribuiscano a valorizzare il contesto culturale del territorio.
Con lo scopo di perseguire le finalità proprie della “mission” della Società, nel corso del 2019,
Fondazione Puglia ha concesso in comodato gratuito a Puglia Cultura e Territorio S.r.l., l’immobile denominato “Palazzo Starita”, di sua proprietà. Palazzo storico, con impianto settecentesco, che si affaccia sulle due principali piazze del centro storico: Piazza del ferrarese e, dal loggiato di palazzo del Sedile, Piazza Mercantile, a cui di recente si è aggiunta una porzione di Palazzo del Sedile
Nel luglio dell’anno corrente Puglia Cultura e territorio ha assunto la qualifica di Impresa Sociale per rispondere a pieno alla mission affidatole da Fondazione Puglia.
L’attuale presidente della Società e la Prof. Raffaella Cassano.