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David Place è un artista eclettico e lo dimostra la varietà delle sue produzioni discografiche intrise di folk, pop, black-music e canzone
d’autore ma in questa occasione la sua attenzione si focalizza sul blues rurale e sulla roots music più pura, proiettandosi in una dimensione intima, scarna ed essenziale. “GAMBLER’S BLUES” è un album sorretto interamente dalla voce calda e dal fingerpicking di David, fatta eccezione per quattro brani dove ci sono piccole incursioni di armonica e contrabbasso a cura del polistrumentista
Carlo Petrosillo, fidato sessionman di Trulletto Records. La volontà di registrare un intero disco voce e chitarra si è concretizzata
ed ecco che prendono vita brani come “Honky Tonk Woman” un blues caratterizzato da un riff ritmico ed incisivo, “Deep in the Sea” dallo stile folky sea chanty oppure la title track “Gambler’s Blues” con un’armonica a bocca dal sound “dirty”, per poi passare ad un’intensa versione del traditional “St. James Infirmary”. David Place è un’abile penna ed il suo songwriting è fortemente caratterizzato da metriche in rima e dalla scelta delle parole giuste, mentre i temi trattati sono quelli tipici della “canzone blues” a volte interpretati con cinismo, a volte con estrema dolcezza.
Registrato da Sebastiano Lillo, missato e masterizzato da Paolo Palmieri presso Trulletto Studio (Castellana Grotte – Bari), co-prodotto da Trulletto Records e David Place, distribuito da Believe Music Italia.
TRACKLIST
1. Gambler’s Blues
2. Honky Tonk Woman
3. Hyperion Sea
4. Growing Up Blues
5. St. James Infirmary
6. Deep In The Sea
7. Wibbly Wobbly Woo
8. Jane Be Gentle
9. Black Dog