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In Basilicata cresce la voglia di scommettere. Seconda la classifica redatta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il 2022 e inserita nel proprio libro blu, la Basilicata naviga nelle ultime posizioni con percentuali non ancora preoccupanti. Il documento contiene tutti i dettagli relativi alla raccolta delle giocate, vincite e spesa per popolazione italiana. Per la Basilicata la spesa complessiva per il 2022 è stata di oltre 125 milioni di euro; nel 2021 il dato si attestò a 91, 90 milioni di euro, nel 2020 la spesa complessiva risultava essere di 49,51. La spesa pro capite nel 2022 è stata di 232 euro, nel 2021 di 169. Una differenza tra il 2021 e 2022 pari al 37 per cento. Si tratta di volumi molto diversi da quelli fatti registrare da altre regioni come la Lombardia e la Campania che evidenziano dati che si attestano in media con un volume di affari tra i 1612,55 e i 3177,15. Il dato testimonia la voglia sempre crescente per i lucani di provare il brivido del gioco d’azzardo che negli ultimi anni ha fatto movimentare un giro d’affare molto alto in termini di euro. All’interno della spesa prodotta dai lucani in percentuale c’è il gioco delle carte, quello a base sportiva, il lotto, le lotterie e il bingo. Non mancano le slot machine che risultano con una spesa maggiore rispetto altre tipologie di gioco. A livello nazionale il dato evidenzia un giro di danaro che va oltre i 136 miliardi di euro. Un business che si è tradotto per le casse dello Stato in un incasso di oltre undici miliardi al netto delle vincite dei scommettitori. Dati significativi che annualmente genarono anche allarmi nell’ambito sociale, soprattutto tra adolescenti e studenti. Il caso più rilevante si è manifestato nel comune di Miglionico, in provincia di Matera, dove il sindaco Franco Comanda qualche giorno fa, ha emesso un Ordinanza che impone lo spegnimento degli apparecchi da gioco on l’uscita degli studenti dalle scuole. In particolare dalle ore 10,00 alle 13,00 e nel pomeriggio dalle 17,00 alle20,00 di tutti i giorni. Insomma, il Libro Blu dell’ADM con i dati del 2022 conferma che gli italiani, in particolare i lucani, sono un popolo che ama tentare la sorte, sia con le lotterie che con i giochi dei casinò online. Avanza il dato digitale, mentre restano indietro i settori “tradizionali”.