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Dopo due anni di chiusure prolungate, sacrifici, perfino suicidi dettati dalla disperazione ma anche grande determinazione nel risollevarsi per arrivare alla tanto promessa “Normalità “. Ci ritroviamo, dopo un dicembre deludente tra paure e disdette con ristoranti vuoti, frigoriferi pieni e tutte le spese da pagare (65 % di fatturato in meno a livello nazionale rispetto al 2019).
Il settore HO.RE.CA a livello nazionale esprime 340 mila imprese e quasi 1 milione e mezzo di occupati. Se non interverranno misure adeguate seguiranno inevitabili licenziamenti, non possiamo aggiungere debito al debito. Questo contesto è fortemente aggravato da un incontrollato incremento dei costi delle materie prime e delle utenze energetiche (l’ultimo dato parla di aumenti pari al 69%). Il settore della ristorazione ha rappresentato un riferimento essenziale per l ‘ economia del Paese e della nostra Puglia in particolare, sia per la filiera agroalimentare (oggi in profonda crisi di liquidità) che per il comparto turistico. La difficile situazione che stiamo vivendo e la grande incertezza sul futuro delle nostre attività ci spinge a riannodare i fili del percorso di condivisione e di unione che all’inizio
di questa pandemia noi operatori del settore avevamo avviato. Rimettiamo insieme intelligenze e competenze per rivendicare diritti e proporre soluzioni urgenti che evitino il collasso. Con l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro. Il Governo non può far finta che vada tutto bene! Non basta restare aperti per lavorare, servono le condizioni minime necessari ed un clima favorevole.

Chiediamo in prima istanza:
▪ Sostegno all’occupazione e fondi di gestione erogati con criteri equi.
▪ Azzeramento imposte comunali per il 2022.
▪ Moratoria finanziaria e fiscale rispetto ai mutui ed agli impegni assunti a causa
dell’emergenza Covid.
▪ Calmierizzazione e rateizzazione bollette energetiche aziendali attraverso fondi di
copertura statali.
▪ Credito di imposta sui canoni di locazione per tutto il periodo dell’emergenza.

Il settore della ristorazione entra in stato di agitazione permanente e chiede adesioni e condivisioni di questo percorso da parte di tutti gli operatori del settore con la finalità di aprire un dialogo con le istituzioni e pensare insieme a forme di mobilitazione pacifiche

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.