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Il grande cinema d’Autore ritorna all’AncheCinema domenica 14 Novembre 2021, con una proiezione evento d’eccezione: “Qui Rido io” di Mario Martone, con protagonista Toni Servillo nel ruolo del commediografo e attore napoletano Eduardo Scarpetta. Il film è stato presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Eduardo Scarpetta, autore e attore teatrale di successo, decide di mettere in scena una parodia di La figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio. Quando viene denunciato per plagio da D’Annunzio, la sua vita sembra andare in frantumi.

A seguire una piccola maratona di Cortometraggi targati Zen Movie, selezionati per il potenziale di conquistare il pubblico e la critica dei Festival. Corti che diventano una preziosa possibilità di accrescere anche il sentire personale del pubblico.

Tutto questo in una sala che ha fatto dell’accessibilità uno dei propri punti di forza. Il centro culturale AncheCinema di Bari, permette agli ospiti in carrozzina, altrove spesso costretti in posti a scarsa visibilità, di godere di film e spettacoli da una delle aree a miglior visibilità della sala. L’iniziativa di AncheCinema è rivolta anche agli spettatori che non amano i multisala e probabilmente restano comodi sul divano di casa sulle piattaforme di streaming.

AncheCinema ha elaborato un “progetto accessibilità”, condiviso con il delegato Disabilità per la Città Metropolitana Vito Spadavecchia, il delegato del Comune di Bari Marco Livrea e decine di associazioni e dall’Osservatorio Metropolitano di Bari per i Diritti delle Persone Disabili stesso,  chiedendo alle distribuzioni di consentire proiezioni evento all’ AncheCinema.

La programmazione di domenica 14 consentirà ai disabili e a chiunque desideri vedere film e corti nel monosala più grande della Città di Bari, di poter fruire di una visione migliorata anche dal fattore inclusivo e aggregativo, in una sala innovativa e con tecnologie di ultima generazione (come l’impianto audio Surround 7.1 BOSE e un videoproiettore Sony Digital 4K)  evidentemente aperta a tutti come prevede la licenza di “pubblico spettacolo”.

Le proiezioni evento di domenica 14 sono il primo passo una multiprogrammazione di più titoli diversi nella stessa settimana, che possano rivolgersi a spettatori diversi in orari e giorni diversi in linea con la Mission di AncheCinema come centro culturale che sintetizza in via originale e innovativa tutte le forme d’arte.

Questa potrebbe essere una nuova modalità di distribuzione per i monosala (quanti chiuderanno?) e evidentemente una nuova modalità di fare anche “mercato” per le distribuzioni dando una vita più lunga ai film, con proiezioni evento nei monosala, in alternativa alla tenuta continuativa dei film dei multisala, consentita dalla rotazione di più film in più sale.

Forse l’inclusione e l’accessibilità e la libera programmazione dei contenuti cinematografici, nei monosala, dovrebbe essere la politica culturale da agevolare per legge, in accordo con l’articolo 3 della Costituzione, il valore sociale di una sala, il ruolo dell’operatore culturale e il ruolo dell’esercente.

Perché un multisala può offrire una multiprogrammazione mentre un monosala è costretto ad illogiche teniture che non soddisfano i desideri del pubblico? AncheCinema è aperto a creare un dibattito con gli abitanti dei quartieri Murat, Libertà e Carrassi.

Redazione

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