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Da Daniele Trevisi, regista ed animatore culturale riceviamo e volentieri pubblichiamo un suo personale ricordo di Fransuà (SUPERMAN così lo chiamavamo) uomo buono e molto conosciuto a Bari, soprattutto per la movida notturna, prematuramente scomparso.
…di lui ricordo questa cosa bellissima…si avvicinava a noi al “Giardino” e in genere eravamo sempre in gruppo a parlare di politica, e lui con imperturbabile serietà ci diceva in dialetto : ” dammi duecento lire che ti faccio un salto mortale all’indietro…” e ti lasciava così, senza parole…… per cui ogni volta ti frugavi nelle tasche e cercavi la 200 lire da dargli, tanto lo sapevi che non lo avrebbe mai fatto, per noi presi dalle nostre discussioni infinite era solo un attimo di distrazione e avevano voglia di continuare a parlare senza esser interrotti, e con la giusta attenzione gli davamo la moneta richiesta e quando stavi per ricominciare parlare, ecco che “superman” come voleva che noi lo chiamassimo, faceva per davvero una capriola all’indietro, il suo salto mortale all’indietro e ti lasciava a bocca aperta…non ti aveva preso in giro, in realtà lui voleva solo che tu lo guardassi mentre compiva quella cosa per lui straordinaria che era il salto mortale all’indietro che gli permetteva di farsi chiamare “SUPERMAN” da chiunque…… poi scoprimmo che era in cura dai servizi sociali e che prendeva oltre la pensione anche l’accompagnamento e che spesso e volentieri veniva imbottito di farmaci dai suoi parenti che si disputavano i soldi delle sue pensioni quella di invalido e quella di accompagnamento…..
Passarono tanti anni e io lo vedevo sempre ad un angolo di strada nei pressi dell’università colpito sulla via di damasco dalla danza acrobatica che eseguiva copiando in modo perfetto alcuni personaggi della tv e agli angoli di alcune strade lo vedevi esibirsi raccogliendo a volte anche successi……ma fu quando inaugurammo FESTADESTATE alla Fiera del Levante che lo rividi e lui aveva capito chi ero , si ricordava benissimo delle duecentolire e di piazza Umberto e aveva capito pure che era “colpa mia” x tutte quelle luci per lui fantastiche che gli avrebbero permesso di stare accanto a tanta gente che aveva visto mille volte in tv ….e mi venne a chiedere se avesse potuto esibirsi all’interno della Fiera in un angolo, mi promise che non avrebbe dato fastidio a nessuno e mi mostrò il suo asso nella manica, un grande radiolone come quello che all’epoca usavano gli americani portare sulle spalle con le casse rivolte verso le orecchie a volume assordante…..c’era un sacco di gente intorno a me …stavamo facendo gli ultimi sopralluoghi prima di aprire i cancelli per far entrare il pubblico e i controlli erano molto severi perché non doveva succedere nulla ….io mi fermai un attimo nonostante tanti cercavano di mandarlo via e gli detti un minuto di attenzione…lui come un vero e proprio professionista poggiò la radio in terra, accese una musica forte e inizio a ballare rotolandosi per terra e saltando all’indietro così come aveva fatto tanti anni prima quando era Superman…..mi conquistò subito ma lo avrei fatto comunque restare anche se non avesse saputo ballare, x lui era troppo importante vedere tanti artisti tutti insieme davvero così vicino e per me quel ricordo era troppo tenero e troppo forte per dargli buca…..gli dissi che avrebbe potuto rimanere con noi ad esibirsi a patto però di non dare fastidio a nessuno, anche se tanti non volevano perchè dicevano che avrebbe certamente dato fastidio, ma per fortuna nella mia veste di Direttore Artistico di Festadestate potevo decidere da solo di farlo restare con noi all’interno della Fiera, lui capì subito e immediatamente si diede un tono da serio professionista che sapeva il fatto suo, mi chiese una sigaretta e si guardò intorno per organizzare il suo spazio, era tanto felice……è stato con noi per tutti gli anni in cui Festadestate fu realizzata, e da quel momento in poi io per lui sono stato il dotto’ che gli aveva permesso di esibirsi con gli artisti veri e ogni volta che mi vedeva lasciava qualunque cosa stesse facendo e veniva a stringermi la mano con un sorriso grande nei suoi occhi luccicanti che ancora oggi non riesco dimenticare, e qualche volta anche se si vergognava mi chiedeva una sigaretta o qualche spicciolo per un caffe…..io non fumo e quando avevo qualche spicciolo volentieri glie lo davo……povero Fransua’ mi dispiace davvero tanto che non ci sia più, era un uomo solo, grande e dolce con uno sguardo sorridente sognante che qualcuno a forza di pillole e T.S.O. gli aveva rubato i suoi sogni puliti da bambino e trasformato il suo sguardo in uno sguardo triste, Fransua’ a me resterà invece il ricordo del tuo sguardo sognante, quello di Superman, quello delle duecento lire per un salto mortale all’indietro…..
ciao superman…….