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E’ disponibile da oggi sulla piattaforma Amazon il libro autoprodotto di Vito Grittani “Osservando il mondo da seduto – Una vita dedicata alla diplomazia 1990/2020”. Il libro è un compendio di tutte le piccole e grandi attività diplomatiche e sociali svolte da Vito Grittani in più di trent’anni di attività e si propone quale prezioso strumento di raccolta e di memoria italiano ed internazionale. Ecco di seguito la prefazione del libro scritta da Adriano Guglielmi (Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme) concessa in anteprima a noi di LSDmagazine.

Caffè. È il primo pensiero al quale mi riporta il pensiero del caro amico Vito Grittani. Non certo per la sana abitudine che questi ha di condividere generosamente un caffè con i propri cari. No. Si tratta di una vera e propria metafora d’esperienza. Il caffè è una bevanda assai particolare. Appartiene al nostro quotidiano, non ne possiamo fare a meno ma, spesso, dobbiamo addomesticarlo ai nostri gusti, addolcendolo o correggendolo. Chi invece ama davvero il caffè, sa che deve gustarlo nella sua purezza ed essenza, senza “additivi”. Chi ama il caffè lo gusta amaro e ne sente i veri e schietti sapori e aromi. Così è Vito. Così mi sento, sommessamente, di interpretarlo. Chi lo conosce davvero sa che non deve approcciarsi mediante sovrastrutture o preconcetti. Se ci si accosta a Vito con la medesima convinzione con la quale si crede di poter addolcire o correggere un caffè, si è destinati ad impattare con una realtà ben diversa. Vito è come il caffè per i veri estimatori. Va gustato in purezza. L’amicizia con Vito è possibile solo se ci si spoglia di infingamenti ma si è diretti, a costo di essere ruvidi o pragmatici. Se si ha questa accortezza, al giorno d’oggi sempre più immolata sull’altare di una ipocrita grammatica sociale, Vito si rivela quale amico prezioso e totale. Capace di slanci di generosità in narrabili ma anche di “ramanzine” che non hanno mai il carattere della punizione o della “paternale”. Non è facile essere amici di Vito. Ma non è nemmeno difficile. Lo diventa quando si ha la presunzione di volerlo piegare a schemi comportamentali e sociali che schiettamente ripudia. Non posso nascondere l’emozione che mi ha regalato per avermi chiesto di accompagnare questa sua preziosa raccolta, con qualche mio pensiero.

Tuttavia, ciò mi permette di suffragare quanto indicavo appena sopra. Ben poteva Vito, avendone tutte le possibilità, chiedere a firme più blasonate di impreziosire tale lavoro. Invece, ha preferito un amico perché nell’amicizia vede uno dei valori fondamentali della vita; e se riflettiamo, l’amicizia è, con i debiti aggiustamenti, il fondamento della diplomazia. Attività che ha visto Vito impegnato per innumerevoli anni, come questo lavoro splendidamente dimostra. L’amicizia tra i Popoli. La collaborazione e la crescita. Questi sono stati gli obiettivi che Vito si è sempre prefissato nel suo agire, senza mai dimenticare il suo paese di origine che ha amato e ama, seppur non sempre correttamente ricambiato. Oltre al culto dell’amicizia, Vito è dedito ad un altro pregio assai invidiabile. La caparbietà. Un inguaribile cocciuto, come cocciute sono tutte le persone animate dalle grandi passioni e dagli importanti obiettivi. Caparbietà che, per assurdo, è amplificata dalla sua condizione di diversamente abile. Quello che per molti poteva costituire un limite, un freno, ha invece costituito per Vito un vero e proprio volano. Un fattore moltiplicatore di forze e di energie. Tutto, però, vissuto nella condizione e nella conoscenza del dolore che non è mai parso quale “croce” ma quale momento di gioia tutta cristiana. Questa pubblicazione, seppur costituendo solo un compendio di tutte le piccole e grandi attività diplomatiche e sociali svolte da Vito Grittani (molte sono state svolte nell’assoluto silenzio), si propone quale prezioso strumento di raccolta e di memoria, che rende onore non solo all’attività svolta da Vito ma anche, e soprattutto, a tutte quelle realtà che questo caparbio uomo della provincia di Bari (Vito è orgogliosamente di Capurso), con nel cuore la propria Terra e la devozione per la Vergine del Pozzo, ha non solo attinto ma aiutato e valorizzato.  Ad maiora semper, caro amico Vito!

Adriano Guglielmi

Redazione

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