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A quarant’anni dalla sua uscita in sala, «Vacanze di Natale», il film con la regia di Carlo Vanzina, torna al cinema in una versione restaurata, solo per un giornoSabato 30 dicembre il Multicinema Galleria di Bari ha organizzato il «Vacanze di Natale Day» in uno speciale appuntamento, pensato per radunare tutti i fan che ne conoscono a memoria le battute e le scene più esilaranti, e per stimolare la loro creatività. Alle 11,30 si terrà una proiezione mattutina, ma dalle 11 si potrà già accedere, accolti da un dj set a tema anni ’80 e le bollicine offerte da Tenuta Viglione Wine&Resort. Per chi vorrà, il dress code è ispirato rigorosamente al film: i look più belli vinceranno un premio offerto da 10Decimistore. Il film sarà proiettato anche in uno spettacolo serale, alle 21 (ma senza party esclusivo). Biglietti in vendita in cassa e on line su multicinemagalleria.18tickets.it, infotel: 080.521.45.63.
Solo per un giorno, dunque, si potrà rivedere sul grande schermo la versione restaurata e rimasterizzata per il cinema della storica commedia, prodotta dalla Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis e distribuita da Nexo Digital.
«Vacanze di Natale», diretto nel 1983 da Carlo Vanzina, e scritto insieme a suo fratello Enrico, è una commedia cult, patrimonio dell’immaginario del nostro Paese. Ambientata a Cortina d’Ampezzo e ritmata da una colonna sonora che ha fatto epoca, fotografa con umorismo e leggerezza l’Italia di allora avvalendosi di un cast memorabile: Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli, Karina Huff, Guido Nicheli, Riccardo Garrone, Mario Brega, Marilù Tolo, Antonellina Interlenghi, Moana Pozzi e tantissimi altri divertenti interpreti della commedia italiana. Gli arricchiti e i periferici romani, gli sbruffoni milanesi, i pianobar, le cene di Natale, le piste innevate, le gare di sci, le comitive giovanili, le battute fulminanti, fanno di questo film un piccolo romanzo generazionale su come eravamo. E forse su come vorremmo ancora essere.
Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.