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ll premio per il miglior articolo dell’anno della storica rivista Biochimie, fondata nel 1914 e organo ufficiale della Società Francese di Biochimica e Biologia Molecolare (SFBBM), è stato assegnato al dott. Davide Gnocchi, componente del gruppo di ricerca guidato dal prof. Antonio Mazzocca, Ordinario di Patologia Generale, entrambi afferenti al Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Il riconoscimento è stato attribuito per l’ articolo: “Inhibition of LPAR6 overcomes sorafenib resistance by switching glycolysis into oxidative phosphorylation in hepatocellular carcinoma”, i cui risultati saranno presentati al Congresso annuale della SFBBM che si terrà il prossimo luglio a Lione.
Questo studio mette in luce che il recettore LPAR6, in cellule tumorali epatiche, promuove il metabolismo fermentativo (effetto Warburg) e che questo sostiene la resistenza ai farmaci antineoplastici. Gli autori dimostrano che l’inibizione farmacologica di LPAR6 riduce la fermentazione aumentando la risposta all’azione dei farmaci.
La dipendenza dal metabolismo fermentativo del glucosio che caratterizza le cellule tumorali può quindi rappresentare un promettente target terapeutico per aumentare l’efficacia della farmacoterapia antitumorale.
Attualmente il lavoro del gruppo del prof. Mazzocca è diretto ad estendere questo paradigma anche ad altri tipi di tumore.
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