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Ci sono tre debutti nel road movie musicale Basilicata coast to coast, da domani in 150 sale distribuito da Eagle Pictures: quello di Rocco Papaleo, attore dalla carriera ultraventennale, come regista, del cantautore Max Gazzè come coprotagonista e di Giovanna Mezzogiorno come cantante.
Il film, girato in grande armonia vista l’amicizia che lega tutti gli interpreti, fra i quali anche Alessandro Gassman e Paolo Briguglia ha significato per Papaleo, autore anche delle canzoni e della sceneggiatura, con Valter Lupo «coronare un sogno. Avevo fatto leggere il soggetto a Giovanna e lei, ha iniziato un’opera di trapanamento per convincermi a dirigerlo». Nata dall’esperienza di teatro-canzone del regista, la pellicola la racconta il divertente viaggio a piedi di una band di amici, fra splendidi paesaggi, prove, canzoni, incontri, scoperte interiori, amori più o meno duraturi, da Maratea a Scanzano Jonico, per partecipare a un festival musicale.
A comporre il gruppo sono: Nicola, professore liceale (Papaleo), con tanti sogni inespressi, sposato a una moglie che sta esaurendo la pazienza (Michela Andreozzi); Franco (Gazzè), falegname con la passione del contrabbasso, che da anni ha deciso di non parlare più; Salvatore (Briguglia), ex studente di medicina; il cugino Rocco (Gassman), divo televisivo di una stagione ma ancora idolo locale e Tropea (Mezzogiorno), giornalista annoiata, che li segue (inizialmente) di malavoglia. «Questo film non vuole essere un omaggio solo alla mia terra – spiega il lucano Papaleo, classe 1958 – perchè la mia terra è tutta e il federalismo sentimentale mi è sempre stato antipatico». L’attore vorrebbe che la Basilicata del film «fosse vista come un non luogo. Io l’ho rappresentata come il sud in cui sono cresciuto negli anni ’70, con giovani animati da sogni velleitari ma necessari, sennò non fai un c…o nella vita». La Mezzogiorno, diventata amica di Papaleo 12 anni fa sul set di Del perduto amore spiega:"Il mio personaggio mi fa tenerezza. E’ una ragazza annoiata e disinteressata a tutto, che a trent’anni non ha realizzato nulla, però grazie a un avvenimento, un incontro improvviso, risolve una crisi interiore». Come ha vissuto il debutto nel canto? «Con un pò d’ansia come ogni volta che si affrontano cose nuove. Poi cantare non è facile, e io sono una perfezionista, ma Rocco mi ha molto aiutato». Gazzè, autore anche della canzone sui titoli di coda, Mentre dormi, che anticipa l’uscita del suo nuovo album, in arrivo fra qualche settimana, si è convinto del suo personaggio ‘non parlantè senza neppure leggere la sceneggiatura: «La cosa bella è stato poter veicolare i significati non attraverso la parola, ma il suono, la musica, una forma di comunicazione archetipica ancora più importante».
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