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Non sempre entrando in un edificio storico, luogo denso di suggestioni, si trovano le informazioni essenziali utili ad orientarsi e ad apprezzarne le principali peculiarità e la bellezza. E raramente, quando queste ci sono, sono accessibili a tutti. Perseguendo questo obiettivo di inclusività, si sviluppa il progetto rotariano “art³”, che ha lo scopo di dare attuazione ad un format ideato dalle associazioni onlus Lettura Agevolata di Venezia e Tactile Vision di Torino e già promosso dal Rotary Club di Venezia e condiviso da numerosi club sparsi nel territorio nazionale. Tra questi il Rotary Club Bari Sud che, in accordo con il Comune di Bari, presenta il progetto “Il Teatro Piccinni… in tutti i sensi”, in occasione della riapertura al pubblico di questo importante gioiello dell’architettura e della storia del teatro e della musica italiana. Realizzato grazie al supporto della banca Fideuram, il progetto ha ricevuto il patrocinio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Provincia di Bari. La realizzazione del progetto si è resa possibile grazie alla disponibilità del Presidente del Rotary Club Bari Sud, ing. Roberto Scaravaglione, del Presidente del Rotary Club Venezia, dott. Paolo Sartori, del Past President del Rotary Club Bari Sud nell’anno 2017/2018, ing. Nicola Nuzzolese, coordinatore del gruppo di lavoro, dell’ arch. Iginia Plantamura, del Prof. Franco Giordano, e del Dott. Luigi Praitano del Rotary Club Bari Sud, della Past President del Rotary Club Venezia nell’anno 2017/2018, arch. Elisabetta Fabbri, direttore dei lavori di restauro del Teatro Piccinni, che con il presente progetto hanno inteso continuare un percorso di amicizia e di condivisione di idee e progetti iniziato nell’anno 2017/2018, con il gemellaggio tra i due Club Rotary. Il Rotary Club Bari Sud, nella persona del Presidente in carica Roberto Scaravaglione, condividendo gli obiettivi del progetto, ha voluto favorirne l’avvio, dichiarando: “Con grande convinzione abbiamo voluto rendere possibile questo progetto nella città di Bari, perché contribuire alla conoscenza del patrimonio culturale, rendendolo fruibile a tutti, appartiene alla mission del Rotary.” Nel concreto il progetto prevede la realizzazione di un pannello multisensoriale, con informazioni di tipo visivo, tattile e audio, concepito per comunicare a chiunque, le caratteristiche distributive dell’edificio e il suo valore storico e culturale, comprese le persone con disabilità sensoriali (ciechi, ipovedenti, sordi). Il pannello, prodotto in duplice copia, sarà posizionato in prossimità dell’ingresso principale del teatro e di quello secondario ad uso, in particolare, delle persone con disabilità motoria. Nella parte centrale del pannello è rappresentata la pianta del Teatro (visiva e tattile), sulla sinistra la relativa legenda con la denominazione dei singoli elementi spaziali. Sulla parte destra un breve testo in italiano, inglese e Braille con le informazioni essenziali sull’edificio; in basso, è riportato il disegno della facciata principale. La speciale tecnica di stampa permette la perfetta integrazione di contenuti visivi e tattili, con testi in Braille e disegni tattili in inchiostro trasparente a rilievo (appositamente studiati e semplificati per rispondere alle esigenze e specificità della lettura con le mani), sovrapposti a disegni e testi visibili a colori. In questo modo le informazioni visive e tattili si combinano per poter essere lette indifferentemente da ipovedenti e non vedenti, ma anche da un pubblico più ampio, costituendo un esempio di soluzione che garantisce una completa integrazione dei vari pubblici. Attraverso QR Code e NFC (Near Field Communication), posti nella parte bassa del pannello, è fornita una guida audio-video, con sottotitoli e traduzione dei testi in inglese e LIS (Lingua dei Segni Italiana), che approfondisce i contenuti storico-artistici, anche a supporto alla lettura visiva e tattile del pannello. Grazie alla particolare tecnica di stampa e all’utilizzo delle nuove tecnologie, i contenuti del pannello, sia grafici che testuali, sono quindi accessibili al maggior numero possibile di persone. “Questa modalità di comunicazione secondo noi risponde ai principi del Design for All” – dichiara Davide Pellegrino, Direttore Generale del Comune di Bari, “ed è coerente con quanto il Comune sta facendo per valorizzare l’importante patrimonio culturale della città di Bari. “L’esperienza maturata fino ad oggi, grazie anche al costante confronto con persone con disabilità sensoriale (ciechi, ipovedenti, sordi, ipoacusici), e al loro riscontro diretto – afferma l’arch. Rocco Rolli, rappresentante della Tactile Vision –, ci ha consentito di affinare via via lo sviluppo del progetto, confermandoci nel contempo la necessità e l’opportunità di lavorare su questi temi, con semplicità e buon senso, prestando nel contempo la necessaria attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie”. “L’ottica con cui abbiamo operato – aggiunge Lucia Baracco, di Lettura Agevolata onlus, – è ancora una volta quella di un’inclusione il più possibile ampia, non solo quindi in ottemperanza all’art. 3 della Costituzione e a quanto contenuto nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ma anche, più semplicemente, ai principi di progettazione inclusiva. Progettazione inclusiva significa infatti progettare oggetti e ambienti utilizzabili dal maggior numero possibile di persone, di ogni età e abilità, senza bisogno di ricorrere ad adattamenti speciali, o “dedicati”. I pannelli sono montati su di un leggio in ottone, della medesima matericità degli elementi di arredo del teatro, appositamente progettato e realizzato dalla ditta O.D.I. et Restauro, con il contributo dell’impresa Edil Co s.r.l. Infine, sottolinea Elisabetta Fabbri (già Presidente del Rotary Club Venezia nell’anno 2018/19) il progetto multisensory cultural experience art³, ovvero fruizione libera dell’arte per tutti grazie ai tre sensi: vista udito e tatto, è un progetto rotariano che si propone una diffusione su ampia scala territoriale, (e possibilmente non solo nazionale), grazie alla rete di connessione propria del Rotary Club. Tale progetto è stato avviato nel 2018 grazie all’attività di promozione e coordinamento dei Rotary Club del Distretto 2060 – Veneto Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige – SudTirol, Veneto.