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Continua la rubrica mensile, «Allenamento e Benessere», per il nostro giornale curata dal team della palestra Gymitaly di Bari. Questa volta tocca a Daniele Stecchi che ci parlerà dell’insulino-resistenza.
L’insulino-resistenza è un fenomeno che riguarda una riduzione di sensibilità e di risposta da parte delle cellule dell’organismo quando viene rilasciata insulina nel nostro corpo. Ma cos’è l’insulina?
L’insulina è un ormone importantissimo che si occupa della sintesi proteica, della sintesi degli acidi grassi ed inoltre viene attivato dal pancreas quando entra dello zucchero nel sangue, portando nelle cellule muscolari e adipose (entrambe costituiscono all’incirca il 60% della massa corporea) dei recettori chiamati Glut-4, i quali si occuperanno dello smaltimento del surplus glucidico. Il problema sorge quando vengono introdotti troppi zuccheri, o meglio troppe calorie (che inoltre non vengono smaltite), poiché per compensare questa situazione il nostro pancreas è costretto a secernere più insulina creando una condizione di iperinsulenimia che dopo un determinato periodo perderà il controllo della glicemia sfociando, nel peggiore dei casi, in diabete di tipo 2. Come se non bastasse l’insulino resistenza si ripercuote anche sui mitocondri, gli organuli nella quale vengono bruciati gli acidi grassi; infatti i mitocondri tendono a rendere in calore l’eccesso energetico ma con la resistenza all’insulina perdono appunto la loro funzione termogenica.
Ora che abbiamo analizzato il processo ormonale che causa per la maggior parte delle volte l’insulino-resistenza (oltre a fattori genetici e farmaceutici) mi soffermerei un attimo sui sintomi che esso causa e sugli eventuali rimedi.
Tra i sintomi più comuni (oltre a iperinsulenimia e iperglicemia) ricordiamo:
-sovrappeso con un accumulo di grasso viscerale;
-ritenzione idrica, dato che l’insulina potrebbe ripercuotersi anche sul bilancio idroelettrico;
-problemi cardiovascolari;
-lesioni cutanee;
-iperandrogenismo che, nel 10% dei casi, potrebbe sfociare nella sindrome dell’ovaio policistico.
C’è però un modo di migliorare la sensibilità all’insulina, prevenirne la resistenza ed evitare di sfociare in numerosi problemi: fare esercizio fisico, cambiare abitudini alimentari e cambiare lo stile di vita.
Per quanto riguarda l’esercizio fisico la migliore opzione sarebbe affidarsi ad un professionista del settore capace di saper equilibrare l’allenamento aerobico(importante per l’ossidazione dei grassi) e l’allenamento anaerobico che si occuperà dell’aumento della massa muscolare che migliorerà la sensibilità all’insulina, percorso da svolgersi in parallelo ad un piano alimentare anch’esso personalizzato nella quale i carboidrati vengono ciclizzati e reintrodotti poco per volta in modo da far capire al nostro organismo che i macronutrienti devono essere indirizzati verso le cellule muscolari e non quelle adipose ed infine, ma non meno importante, dobbiamo cambiare il nostro stile di vita da sedentario in attivo, privilegiando le camminate e l’esercizio fisico rispetto ai tragitti in macchina e alla televisione sdraiati sul divano.
Per l’ennesima volta, l’esercizio fisico correlato ad una buona alimentazione ed un sano stile di vita sembra essere l’unica via possibile per il benessere.
Daniele Stecchi