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Dal 17 al 31 ottobre l’ex Chiesa del Carmine di Taormina sarà la dimora della mostra multimediale "Il Viandante" che avrà come protagonista chi è stato immerso in quella realtà che per anni ha amato e immortalato nelle sue riprese: Lello Chiaia, come è già stato in tantissime estati in cui, lungo Corso Umberto, si occupava della manifattura di braccialetti in filo, si addentrava il lunghe e articolate dissertazioni con i taorminesi, riusciva a strappare un sorriso ai tantissimi turisti e aveva sempre occasioni per dispensare o fornire la sua personale visione del mondo e delle cose, lui che aveva deciso di vivere fuori dal sistema, perché non ne condivideva status e regole. Scelte di vita compiute sempre con la sua compagna Maria Siponta Fini, dai più conosciuta con il nome di Dina, che ha scelto di continuare a condividere il suo Lello con persone che lo hanno conosciuto e apprezzato. Dina è l’ideatrice e la curatrice della mostra multimediale, la cui organizzazione è affidata all’Associazione Shine Records.
Affinché si possa concretizzare l’idea di rendere l’appuntamento facilmente fruibile, lo staff organizzativo ha anche predisposto una segreteria booking per facilitare quanti volessero in quei giorni esser presenti a Taormina e poter immergersi in questo viaggio di ricordi, di storia, di belle immagini e suggestive fotografie che sono stati il patrimonio personale di Lello e che oggi appartengono a Dina. La scelta compiuta è di condividere le centinaia di ore di ripresa in beta e le fotografie collezionate in tantissimi anni, che rimangono icone e pezzi di storia del life style taorminese degli anni ’80 e ’90.
L’inaugurazione è in programma per il 17 ottobre alle ore 17.00.
Il leit motiv del lavoro di raccolta compiuto è la celebrazione della libertà che, "il nostro Viandante", ha perfettamente interpretato e vissuto, riuscendo ad incarnare la sua generazione, senza tradire mai quegli ideali che hanno animato la sua mission sin dagli anni in cui da giovane tirocinante psicologo a Bari occupò il SIM per ottenere dalla Regione Puglia le case alloggio per i pazienti affetti da problematiche psichiche. Azioni eclatanti e forti anche a Trieste per smantellare l’ospedale psichiatrico di allora.
“Ricordo che questi episodi – ha anticipato Maria Siponta Fini, compagna di Lello e curatrice della mostra – sono stati forti e hanno lasciato il segno. Ecco perché Lello era bonariamente chiamato il ‘jolly’, perché non riusciva mai a stare alle regole e faceva di tutto per sovvertirle, cambiando il risultato finale. Ecco perché incarnava, ed è rimasto tale nel ricordo di quanti lo hanno conosciuto, gli ideali dell’uomo giusto, di cui con questa mostra vogliamo ripercorrere i passi per vedere sin dove ci porterà emotivamente la nuova avventura. Conosco i dettagli di tutta la sua vita, e sono stata il terreno da percorrere come dinnanzi uno specchio per custodire la sua storia. Se avessi raccontato io, fedelmente, ciò che ha rappresentato il Viandante, avrei ceduto alle emozioni, ecco perché ho affidato il tutto ad un percorso interattivo che consenta al viandante che c’è in ciascuno di noi di compiere il proprio percorso di conoscenza e di ricordi scaturiti dalle tante estati trascorse a Taormina nel suo meraviglioso Corso Umberto”.
Numerose saranno le personalità del mondo accademico, scientifico e antropologico che saranno presenti all’inaugurazione della mostra e parleranno dell’azione che Raffaele Chiaia, Lello per tutti, ha condotto nel suo percorso, scegliendo di vivere in un mondo in cui regole e schemi erano confini troppo stretti per un fine pensatore e idealista quale lui è stato.
Lello Chiaia
Cittadino del mondo che ha sostenuto con forza, nella sua vita, i diritti civili e soprattutto è stato sensibile alle tematiche riguardanti la salute mentale. Personaggio decisamente poliedrico, ha incantato i tantissimi taorminesi che lo hanno conosciuto già a partire dagli anni ’80 in cui ha vissuto, insieme alla sua compagna di vita Maria Siponta Fini, dai più conosciuta con il nome di Dina, nel cuore di Taormina. Personaggio istrionico, dalle grandissime capacità oratorie, è riuscito in tantissime occasioni a catalizzare l’attenzione di quanti transitavano per il corso del centro ionico, e si soffermavano ad ammirare i bracciali in filo, che venivano realizzati da Lello e Dina. Non solo bracciali da scambiare per sostenere la ricerca che da tempo avevano avviato, ma anche una grande passione: documentare ciò che quegli anni avevano da raccontare. Con una telecamera sempre in mano, Lello nell’estate del 1997 ha raccolto 100 ore di riprese beta cam che oggi, per volere della sua compagna, dopo la morte di Lello, diventeranno testimonianza dell’antropologia culturale che si respirava in quegli anni nella perla del Mar Ionio.
Immagini e filmati inediti che raccontano la generazione a cui appartengono Lello e Dina, quella degli ideali, a cui sono rimasti fedeli, sino al punto di decidere di vivere fuori dal sistema, lasciando i rispettivi impieghi nell’ambito sanitario, e vivendo in giro per il mondo.
A curare la mostra è Maria Siponta Fini. La progettazione e la realizzazione tecnica sono a cura dell’Associazione Shine Records di Ragusa. L’evento è in programma per il mese di ottobre nella Chiesa del Carmine.
“Mi sono ritrovata – ha spiegano Maria Siponta Fini, curatrice della mostra – un vastissimo archivio di immagini e di foto di e con Lello, e ho capito che non potevo essere solo io a beneficiarne. Da qui l’idea di donare ai taorminesi una parte della loro vita, documentata da chi è stato ed è la mia vita. Lello è stato un personaggio molto amato, anche se controverso. Sin da quando era tirocinante psicologo si è battuto per ottenere il giusto, perché lui era un uomo giusto, in prima linea per portare sempre in auge la verità. Questo personaggio ha avuto a Taormina un successo pazzesco, riuscendo a conquistare tutti, compreso Oliviero Toscani che lo fotografò, nonostante la riluttanza di Lello ad esser protagonista di scatti fotografici. Eppure in quella circostanza, acconsentì, per far parte di ciò che sarebbe stata la prestigiosa raccolta firmata da Oliviero Toscani ‘Razza Umana’, un lavoro che ha una valenza anche dal punto di vista scientifico per elaborare i tratti della razza. ‘Il Viandante’ sarà la mostra in omaggio all’uomo giusto, per parlare di una persona che ha avuto una vita degna, in assoluta semplicità”.