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"rte90"Il nome celtico di Dublino è Baile Àtha Cliath, "città del guado di graticci", chiamata così perché era una palude fangosa e bisognava attraversarla su grate di canne. Questo nome, dolcissimo nella pronuncia, fa parte della storia di Dublino e ne determina il carattere, che da sempre si è distinto culturalmente e linguisticamente dall’Inghilterra.

Dublino ha fama di essere una città ricca di testimonianze artistiche e culturali, sospesa tra i pub e il fiume Liffey. Non si tratta di un’immagine turistica: nonostante i cambiamenti degli ultimi anni, la città regala un’atmosfera tranquilla e sognante, che si interrompe, se volete, soltanto nella zona moderna dei locali e dei ristoranti alla moda.

È difficile stabilire un aspetto migliore dell’altro: si può restare seduti per ore a leggere nel grande parco di St.Stephen’s Green o unirsi ad un gruppo di musicisti in un pub suonando l’armonica fino a notte fonda, oppure visitare le cattedrali, Il castello, la vecchia prigione e lasciarsi catturare dal passato turbolento e sofferente della città, e poi passeggiare sul lungofiume a guardare i pescatori. In un modo o nell’altro, Dublino è fatta per ritornarci.

Ogni anno dal 2006, in tutta l’Irlanda, ma con un occhio particolarmente privilegiato su Dublino, gallerie, studi, musei e centri culturali mirano a riaccendere la passione per le arti organizzando una moltitudine di eventi che hanno avuto il loro culmine durante la Culture Night lo scorso 19 settembre allo scopo di divulgare e di rendere a sempre più persone la passione per la cultura segno indistinguibile di un paese quale l’Irlanda che gira intorno alla sua creatività del paese.

Questo appuntamento è cresciuto da un relativamente piccolo evento a Dublino per un evento di tutta l’isola che ha visto oltre 350.000 persone coinvolte per tutto l’anno con più di 900 sedi  partecipanti, incorporando musica, visite guidate di edifici storici, conferenze, workshop, mostre, e tanto altro.

Il tutto è iniziato nel primo pomeriggio. La bellissima e trendy Merrion Square ha visto decine di case georgiane rivivere in una strada che ha trasformato la capitale irlandese con performance dal
vivo, installazioni artistiche, teatro, moda, danza e un ‘Dinner in the Dark’ esperienza cieco-alimentare, oltre a musicisti tradizionali irlandesi. Altro luogo designato alla cultura è stato il Fitzgerald Park Cork City che ha ospitato il cinema all’aperto con la  proiezione di film classici come The Committments.5. Mother Jones Flea Market, CorkMusicians. Si è dato spazio anche al meraviglioso mondo del circo, i membri di Galway ha dato modo di far apprezzare il proprio talento al pubblico al fianco di altri valenti colleghi irlandesi con un spettacolo innovativo e stimolante, che si è svolto presso il Centro comunitario di San Giuseppe. Una iniziativa unica nel suo genere si è svolta nelle Kilkenny Art e Spark Studio, dove mostre dedicate al mondo dello spazio e attività indirizzate a bambini ed adulti di trascorrere del tempo ad esplorare e mettere in discussione il mondo in cui viviamo.

Anche l’artista Beth Murphy (molto noto a Dublino) durante la serata ha anche coinvolto le persone di tutte le età cercando di coinvolgere con sé i loro nonni e impegnarsi nel ricordo delle proprie radici mentre si lavora con l’antico mestiere della tessitura.

I Dublin Bus hanno organizzato percorsi speciali che hanno spostato le centinaia di persone da un evento all’altro.

Info: www.irlanda.comwww.facebook.com/turismoirlanda

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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.