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È vero quello che disse una volta il grande attore lucano, il lauriota Rocco Papaleo: “la Basilicata, è un po’ come il concetto di Dio, ci credi o non ci credi”. È in libreria, da qualche mese, il libro “Basilicata, le 100 meraviglie (+1)”, Typimedia Editore, un pamphlet con oltre duecento pagine e circa 100 foto dei borghi lucani più significativi. Un viaggio emozionante, straordinario, raccontato con parole e immagini attraverso i secoli, un percorso emozionale e pieno di passione alla scoperta di un territorio sempre pieno di sorprese. A raccontare “Basilicata, le 100 meraviglie (+1)”, è la penna di Nicola Taddonio, archeologo materano e guida turistica, che accompagna, attraverso un itinerario tra arte e natura, il lettore alla scoperta delle meraviglie di un territorio ricco e fin troppo inesplorato. Dai Sassi di Matera al teatro Francesco Stabile a Potenza, fino all’azzurro cristallino del mare di Maratea, per circa 10 mila chilometri quadrati di estensione, solcati da cinque fiumi, l’autore conduce il lettore tra i pini loricati del parco nazionale del Pollino, la Valle del Basentello, Matera, con la sua grande storia culturale, il metapontino, passando per il fascino dei Calanchi. Sfogliando le pagine si avverte il respiro meraviglioso delle straordinarie opere artistiche giunte fino a noi, l’architettura sacra medievale, il prezioso artigianato artistico senza mancare di fermarsi, a pagina 118, per assaporare gli odori e gli ingredienti della cucina tradizionale lucana, dall’antica salsiccia al moderno cannolo materano. “Un lavoro non certo esaustivo- precisa Nicola Taddonio, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione –ma esemplificativo della grande varietà dei paesaggi e delle ricchezze, culturali, artistiche, enogastronomiche, archeologiche, monumentali e naturalistiche, di una regione straordinaria. Un lavoro che nasce in un momento in cui i lucani stanno riscoprendo le proprie radici, con una visione che ambisce a non essere più quella stereotipata cui la Basilicata sembrava destinata, ma che punta a progetti innovativi”. Un viaggio diverso dal solito con molte cose scoperte. “Un percorso che ha arricchito molto la mia curiosità- conclude Nicola Taddonio – opere d’arte incredibili, cosa su cui non avevo fatte degli approfondimenti è stata la poesia di grandi intellettuali lucani: da Scotellaro a Sinisgalli, e, nell’attualità immediata, Pino Mango solo per citarne alcuni. Una scoperta bellissima”. Una narrazione, con un taglio divulgativo ben fatto che mette in luce come la Lucania è davvero terra meravigliosa in tutti (e cinque) i sensi
Oreste Roberto Lanza