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Colpisce per il colore, stupisce per la leggerezza. È il vino rosato, eccellenza vinicola protagonista del Concorso enologico nazionale di vini rosati (seconda edizione), presentato all’ultimo Vinitaly e promosso dall’Assessorato alle risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole.
Il concorso lo scorso anno già segnò numeri da primato grazie alle 280 cantine e 370 etichette partecipanti e provenienti da tutte le regioni d’Italia che hanno consacrato l’iniziativa come un unicum a livello nazionale e punto di riferimento per la filiera del Rosato.
All’evento di presentazione hanno preso parte Fabrizio Nardoni, assessore alle risorse agro-alimentari della Regione Puglia, il Senatore Dario Stefàno, ex assessore al ramo che fece nascere nel 2012 l’iniziativa, il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli e il presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Antonio Calò. Testimonial d’eccezione due guru del settore: il direttore delle Guide de L’Espresso, Vini d’Italia e Ristoranti d’Italia, nonché appassionato di “Rosati” Enzo Vizzari, e lady-sommelier Master Class, Adua Villa, volto noto della televisione italiana, anche per la sua importante partecipazione a “La prova del cuoco”. L’evento è stato moderato da Eustachio Cazzorla, giornalista del gusto e sommelier degustatore.
«Siamo alla seconda edizione di un evento – dice l’Assessore regionale Fabrizio Nardoni – che abbiamo la volontà di far crescere consapevoli dell’imprimatur che siamo riusciti a porre sul riconoscimento di una qualità enoica di vino italiano che negli ultimi otto anni ha avuto trend di crescita sempre costanti. Una scelta che compiamo abbracciando l’intera prestigiosa gamma dei rosati d’Italia, ma con l’intenzione di affermare e far crescere una tendenza che inevitabilmente premierebbe una regione, la nostra, con le sue oltre due milioni di bottiglie l’anno e il 40% di produzione di tale segmento in tutta Italia . Un dato che ha un valore ragguardevole anche in tema di export tricolore ed export pugliese.
Ed è proprio sulla tendenza verso il mercato estero che quest’anno il Concorso dovrà fare un ulteriore salto di qualità». «Stiamo infatti predisponendo – continua l’assessore regionale pugliese – un programma di promozione per i “rosati” che conquisteranno il miglior palmares in tutte le esposizioni e fiere internazionali (specie quelle del Nord Europa in cui la richiesta di rosati si fa sempre più insistente – ndr) a cui la Regione Puglia non farà mancare la sua partecipazione. Perché un vino premiato – sottolinea l’assessore Nardoni – è giusto che consegua, oltre agli onori, anche indici di vendite e fatturato su alcuni mercati in cui sarà nostro impegno contribuire a farlo conoscere e valorizzare».
Sono ammessi al concorso vini tranquilli, frizzanti, spumanti e divisi in diverse categorie: vini tranquilli Rosati, sia a denominazione di origine (DOP) che a indicazione geografica (IGP); vini frizzanti Rosati, sia a denominazione di origine (DOP) che a indicazione geografica (IGT), vini spumanti rosati a denominazione di origine (DOP); nella sesta e ultima categoria sia i vini spumanti Rosati a indicazione geografica tipica (IGT) che i Vini Spumanti di qualità Rosati (VSQ). Le cantine italiane potranno aderire al concorso entro il 22 aprile per aggiudicarsi una delle 18 medaglie, 3 per le 6 categorie (oro, argento e bronzo).
La selezione dei vini è prevista da 4 a domenica 5 maggio nell’Hotel Mercure Villa Romanazzi di Bari dove si riuniscono 40 enologi e 10 giornalisti del vino per decretare i migliori Rosati d’Italia.
La premiazione è prevista sempre nella splendida cornice del Castello Aragonese di Otranto il 18 maggio prossimo.