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Ciak si gira. È partito il tanto atteso campionato di Lega Pro, terzo campionato nazionale per importanza. È partito il girone C quello, per dirla in gergo, meridionale. Molte le sorprese, primi mugugni e contestazioni in fase di implosioni. Al comando della classifica una lucana, il Picerno, piccolo borgo di appena seimila abitanti che si permette alla prima di battere i lupi irpini rifilandoli ben quattro goal. Vittoria da far perdere la “Pazienza” alla società, al direttore tecnico e alla tifoseria accorsa in tanti sull’altura del Curcio. Coraggio, gioco di attacco, squadra ben concentrata e con la solita e immancabile dose di umiltà che il nuovo allenato Tomei ha saputo iniettare nel gruppo. Al momento la Leonessa viaggia con morale alto e con i primi tre punti che fanno classifica. Poi si vedrà. Diversa la storia ad Avellino con la squadra da rivedere completamente. Proprio dietro al Picerno, guarda il caso, segue il Crotone dell’ex Emilio Longo che ha battuto nettamente la neo promossa Altamura con due goal uno dei quali del centravanti Tumminello. Poi la sorpresa Audace Cerignola dell’ex mister del Potenza, tanto amato ancora tra i tifosi potentini, che riesce a mettere in ginocchio la Juventus Next. Conoscendo il mister Giuseppe Raffaele la stagione si presenta, per i pugliesi, ricca di grandi sorprese. Il carrarmato Foggia stecca alla prima con i siciliani del Trapani anch’essi con l’idea di giocarsi la cadetteria al primo turno. I foggiani devono accontentarsi di un punto che comunque fa classifica. Domenica si va sul difficile campo dell’Altamura. A seguire molte squadre da rivedere tra queste il Potenza di mister De Giorgio che al Franco Scoglio è riuscito solo nel recupero a portarsi a casa un punto che apre una serie riflessione tecnica e tattica sulla squadra: Pochi pericoli creati al Messina, qualche soluzione tecnica alquanto opinabile alla fine non si è visto una compattezza di squadra. Qualcuno si chiede ma De Giorgio è l’allenatore giusto per il Potenza per questa stagione che vuole essere di riscatto? Chi vivrà vedrà. In tutto questo galleggia la questione Taranto che perde di misura a Giuliano con giocatori ancora in arrivo e partenza. Una società in autogestione e un allenatore preso all’ultimo momento. La domanda: fino a quando il Taranto giocherà allo Iacovone. Insomma il campionato è partito ma le grandi pretendenti fanno fatica a mettere in mostra tutto il buon abbigliamento comprato a caro prezzo Del resto per questo campionato per vedere le prime vetrine illuminate si dovrà aspettare febbraio inoltrato. Per adesso possiamo dire che il bel calcio si gioca nei piccoli borghi e non nelle grandi città blasonate.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.