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Il testo teatrale nasce da un’idea di Milena Falabella: Il fantasma del cavaliere errante”. La rappresentazione teatrale andrà in scena il prossimo 23 e 24 agosto nel borgo antico di Lagonegro di e con Enzo D’Arco, attore professionista di provata esperienza, proveniente da Sala Consilina. L’evento culturale e storico rientra all’interno della sesta edizione “Lagonegro tra arte e mistero…a spasso nel borgo delle trentatré chiese” curato dall’associazione “A Castagna Ra Critica” e inserito negli appuntamenti dell’agosto lagonegrese. Lo spettacolo ha come obiettivo far riscoprire e scoprire una fase importante della storia locale. La storia narrata e rappresentata prende le mosse da un’antica leggenda del luogo, laddove si narra del furto subito dagli ambasciatori di Federico Barbarossa di un calice e di una pergamena. Su questo antefatto si innesta un reale personaggio storico, il cavaliere Pompeo Ovidiano, vissuto alla fine del XV sec., il quale ottenne, insieme ad altri quattro cavalieri di ventura, il riscatto di Lagonegro dal giogo feudale e la concessione di “dodici privilegi”. Un calice e una pergamena che viene ritrovato dal menzionato cavaliere Uno spettacolo che ha la doppia finalità: Far rivivere l’antico borgo medioevale di Lagonegro, cercando di coinvolgere la spontanea partecipazione dei cittadini locali e dei visitatori, offrendo loro le meraviglie delle viuzze antiche e delle chiese, che si susseguono in un’atmosfera di autentica suggestione. La seconda raccontare storie della propria identità comunitaria.

Oreste Roberto Lanza

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.