(Adnkronos) –
L'arresto di Cecilia Sala per 'violazione delle leggi islamiche', "non ha nulla a che fare" con la vicenda di Mohammad Abedini Najafabadi. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, che ha risposto così – riporta l'agenzia di stampa Tasnim – alla domanda sulla presunta correlazione tra la detenzione del cittadino iraniano in Italia su richiesta statunitense, e l'arresto di Sala a Teheran. Sul caso della giornalista italiana, ha aggiunto, "è stata aperta un'inchiesta". La 29enne è stata arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran per "violazione delle leggi della Repubblica Islamica, come afferma il comunicato del dipartimento dei media stranieri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico", ha spiegato il portavoce, ricordando che "la comunicazione degli ultimi sviluppi e i dettagli riguardo al caso spetta al portavoce della magistratura". A proposito della detenzione di Mohammed Abedini in Italia, Baghaei ha detto: "Consideriamo questa una forma di presa di ostaggio nei confronti dei cittadini iraniani. La loro accusa è infondata. La nostra richiesta è che le relazioni con l’Iran non vengano influenzate dalle volontà di terzi. Abbiamo seguito la questione fin dall'inizio". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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