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Il pubblico presente nel foyer del Teatro Nuovo di Milano è quello delle serate di gala: vip, fotografi, agenti, registi, attori, cantanti, produttori. Ragazze stupende, ragazzi che sembrano, e spesso lo sono, fotomodelli si confondono, o meglio, si distinguono in un pubblico che nel complesso gremisce la sala del Teatro in San Babila per assistere alla tanto attesa anteprima: dopo i successi di New York, Londra e Parigi, è arrivato finalmente in Italia SHREK The Musical che ha debuttato al TEATRO NUOVO di Milano dal 9 ottobre al 11 novembre 2012 e ora continua con una tournée in tutta Italia.
Lo spettacolo è la versione teatrale del film d’animazione che, nelle sue quattro edizioni, mette sul piatto numeri da paura: per il primo film della saga di Shrek, i produttori hanno investito 60 milioni di dollari, stessa somma per Shrek2; complessivamente nel mondo i quattro film hanno totalizzato 200 milioni di entrate e 1,3 miliardi di dollari di incassi, con un numero di fans che detiene il primato in Francia, dove i fans del grosso orco verde sono ben 22 milioni. Nel 2005, Shrek si è classificato sesto tra i 100 migliori film d’animazione, dopo I Simpson, Tom e Jerry, South Park e Toy Story. Bisogna attendere pochi anni ed ecco che arriva il tanto atteso musical:14 settembre 2008 è la data del debutto ed il luogo è Seattle presso il Seattle’s 5th Avenue Theatre dove è tutt’ora in scena fino al 21 settembre. Tre mesi esatti dopo il debutto a Broadway, dove rimane in scena fino al 3 gennaio 2012 per un totale di 441 performance, 37 anteprime, 606.280 spettatori e un incasso di 46.361.426 di dollari. Poi tour negli Stati Uniti fino a marzo 2013. Sulla Manica intanto anteprima a maggio 2011 presso il Theatre Royal Drury Lane di Londra e Prima il 14 giugno 2011. Rimarrà in scena fino al 31 marzo 2013. A Parigi è stato in scena dall’8 febbraio al 4 marzo 2012 al Casino de Paris per un totale di 40 repliche e 50.000 spettatori trascinati dalle divertenti e ritmate musiche che portano la firma di Jeanine Tesori, su libretto di David Lindsay-Abaire da un racconto di William Steig. Numeri grossi quindi per Shrek il cui nome pare sia la translitterazione in caratteri latini dell’yiddish « שרעק », e deriva dalla parola «Schreck» che significa «paura » in tedesco. E’ anche possibile che sia un riferimento all’attore Max Schreck, indimenticabile interprete di “Nosferatu, il vampiro”, film muto diretto da Friedrich W. Murnau. Ma il nostro Shrek, simpatico mostro verde, non mette paura anzi diverte insieme ai tanti personaggi che lo accompagnano in questa favola, primo fra tutti Ciuchino, ma anche Fiona, Lord Farguard, la Draghessa e tutti gli altri, da Pinocchio alla strega cattiva.
La LV spettacoli, che ha prodotto la versione italiana, si affida alla regia a quattro mani di Claudio Insegno e Ned Grujic per restituire lo spettacolo così come arriva d’oltralpe, alle abili ed esperte mani di un direttore musicale quale Dino Scuderi (Salvatore Giuliano), alle colorate scene e costumi di Luisa Spinatelli, e alle coreografie di Valeriano Longoni. Ma soprattutto ad un poker di interpreti principali che garantiscono la riuscita dello spettacolo che vede nella poltrona del titolo l’artista d’origine belga Nicolas Tenerani (Peter Pan, Il libro della giungla) che, seppur ingombrato da un costume ed un trucco che tendono ad appesantirlo, riesce a fornire una prestazione leggera e imponente al tempo stesso, avvalendosi di un canto ora morbido ora brillante nei toni; l’istrionico Emiliano Geppetti (The Rocky Horror Picture Show, Jesus Christ Superstar, The Beggar’s Opera) che ci aveva divertito ne La Bella e la Bestia con una elegante interpretazione di Lumière, sostiene con abilità e sicurezza il ruolo comico avvalendosi di un canto forte di vibranti acuti; l’esperto Piero Di Blasio (Salvatore Giuliano, Hairspray, Jesus Christ Superstar), nell’ingrato ruolo del cattivo nano Lord Farquaad è costretto a recitare e ballare per quasi tutto lo spettacolo in ginocchio offrendo una prestazione molto divertente ed incisiva; la principessa Fiona è la strepitosa Alice Mistroni ( Peter Pan, La Bella e la Bestia, Grease), interprete di grande forza, affronta il ruolo con grande mestiere, forte di un canto sicuro e potente e di ottimi mezzi attoriali che le consentono di dare la giusta comicità al personaggio. Affiatato ci è sembrato tutto l’ensemble con Marco Stabile (Pinocchio) dal falsetto efficace e divertente e Valentina De Giovanni che mostra vèrve e solide potenzialità canore nel duplice ruolo del Brutto anatroccolo e voce della Draghessa. Dopo gli scroscianti applausi di un pubblico entusiasta la band di dodici elementi, nascosta nel golfo mistico, trascina tutti con “I’m A Believer”, vecchio brano di Neil Diamond del 1966 che, un anno dopo la sua nascita, diventò famoso in Italia nella versione di Caterina Caselli: Io sono bugiarda. L’anteprima ha mostrato piccoli disguidi tecnici ma, sicuramente, la regia avrà provveduto a correggere il tiro già dalla Prima per consegnare lo spettacolo che tutti si aspettano.