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Mr Froiio, anche quest’anno parteciperà al Levante Danza Festival, sia come giurato che come Maestro per stage e audizioni. Come coreografo ed insegnate è molto richiesto in tutto il mondo. Nel 2008 viene inoltre contattato dalla Broadway Dance Center di New York ed entra a far parte della rosa di Guest Teacher di Hip Hop. Attualmente è direttore artistico della scuola di danza Momastudios a Milano e della MomAcademy, prima accademia professionale di hip-hop in Europa.
Per il secondo anno sarà presente al Levante Danza Festival. Cosa l’ha colpito maggiormente della passata stagione?
Mi ha colpito tutto: dall’organizzazione, all’ospitalità, alla professionalità sia dello staff docenti che degli stessi organizzatori. Per me è molto importante trovarmi bene, sentirmi ogni volta quasi a casa, sia con gli allievi che con i miei colleghi che con tutto lo staff organizzativo.
Lei ha lavorato molto per diventare il coreografo e l’insegnante che è tutt’ora. Come si è avvicinato al genere hip-hop?
Inizialmente ho scoperto il funky, negli primi anni ’90, a Milano, quando non c’era ancora l’ hip-hop. Successivamente mi sono trasferito in Francia, avendo vinto una borsa di studio per un accademia a Montpellier e da li ho iniziato a studiare hip-hop che era nel programma della stessa. Poi ho iniziato a lavorare per l’Opera di Montpellier ed ad andare in tournee con loro. In ogni nuova città andavo a studiare hip-hop con maestri diversi, ma anche a vedere i ragazzi, in mezzo alla strada, cercando di carpire il più possibile.
L’hip-hop non è propriamente insito nella nostra cultura. Ciò nonostante, come vede la scena attuale di questo genere di danza, di cui lei è Maestro?
No, non è proprio per niente nella nostra cultura, ma alla base non lo è neanche la danza, in quanto siamo nel paese del pallone. Ma pian piano le cose stanno cambiando, vuoi per l’aiuto della televisione, vuoi per il cambio generazionale, vuoi perche l’hip-hop sta diventando una musica che tutti ascoltano, che senti alla radio e alla TV, ci sono delle buone possibilità di sviluppo e siamo noi i primi a dover dare delle indicazioni alle nuove generazioni.
C’è un motivo particolare per cui ha scelto di portare un’audizione della Momaccademy qui in Puglia, all’interno del Levante Danza Festival?
Ci sono due motivi. Il primo è che facciamo le audizioni solo in determinati posti. Quindi valutiamo l’importanza dell’evento in cui andiamo e secondo me il Levante Danza Festival lo è e crescerà sempre di più. Il secondo motivo è per dare una possibilità ai ragazzi della Puglia e delle zone limitrofe, che magari non possono permettersi di spendere soldi per salire a Milano, solo per un audizione. Vengo io da loro e facciamo prima.
Secondo lei, che direzione sta prendendo il movimento delle danze urbane, quali sono gli stili musicali più in voga, in questo momento e quali preferisce approfondire?
Io parto sempre da due punti per me fondamentali e qui so già che scatenerò tante critiche ma non importa. Il primo è che la musica più contemporanea che ci sia, non me ne vogliano i contemporanei, è proprio l’hip-hop. Che sia Fabri Fibra o Usher poco importa, parliamo sempre una stessa lingua. E poi faccio sempre una domanda a tutti: Sapete qual è la musica che è riuscita fin ora ad arrivare in tutto il mondo? Generalmente la gente risponde il rock. Ebbene no, è sbagliato, perché la musica rock non è arrivata in tutti gli stati arabi, essendo americana. È l’hip-hop, che essendo afroamericana è riuscita a varcare anche questa soglia. Bene la danza segue molto tutto questo andamento. La base che prevale sempre è il new style, ma poi ci sono tendenze come possono essere l’house, o il waackin’ o il vouguin’ che stanno spopolando. Magari sono solo passaggi, o magari resteranno perché riusciremo a mettere basi forti per poterle fare crescere.
Io preferisco, per eccellenza, il new style e poi ogni tanto qualche lezione di street jazz, che mi permette di contaminare un po’ di più.