Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Come europei “possiamo contare su una solida base di competenze”, ma le normative Ue che “affliggono il continente” impediscono alle aziende di crescere. Così Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica, durante il discorso inaugurale della conferenza Comolake a Cernobbio. “Il risultato è che non si possono raggiungere le economie di scala per crescere anche in modo globale”. “Noi europei soffriamo enormemente l’assenza di una visione strategica chiara e concreta rispetto al fronte tecnologico e digitale. Queste caratteristiche ci rendono deboli sia su concorrenti che alleati”, spiega Butti. L’Ue investe “poco e male”, non investe nelle giovani generazioni e non aggiorna le competenze di chi è nel mondo del lavoro, spiega. Il sottosegretario indica come esempio il tentativo di creare un cloud europeo, operazione “fallimentare”. In parallelo lo sviluppo delle reti digitali ad alta velocità “procede in modo scoordinato” perché il mercato è frammentato e i modelli di sviluppo sono diversi tra loro, spiega. La conseguenza è un “mosaico caotico” di aree malservite, aree non servite affatto e piccoli player che agiscono da soli, continua Butti. La soluzione? Serve una riforma del roaming per avvantaggiare i clienti e favorire il consolidamento degli operatori a livello paneuropeo, cosa che “consentirebbe la loro crescita e competitività a livello globale” e favorirebbe gli investimenti in aree rurali riducendo il divario digitale.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.