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(Adnkronos) – "L'impegno di argenx è cercare di migliorare la qualità di vita non solo dei pazienti, ma anche dei loro familiari e caregiver". Lo ha detto Fabrizio Celia, amministratore delegato di argenx Italia, intervendo a Milano alla presentazione dei risultati di un nuovo studio promosso da argenx sull'impatto socio-economico e produttivo sui pazienti affetti da miastenia grave, malattia rara che in Italia si stima colpisca circa 17mila persone. "Argenx si impegna nel campo delle malattie rare e dell'immunologia perché aree terapeutiche con un bisogno clinico ancora insoddisfatto, in cui da diversi anni manca innovazione farmacologica, e perché sono aree in cui l'impatto sociale della malattia è estremamente elevato – spiega Celia – A volte commettiamo l'errore metodologico di pensare che in queste patologie il rapporto tra malattia e malato sia 1:1, ma i numeri dimostrano come l'impatto sociale su caregiver o sui familiari della miastenia grave sia molto più elevato". Argenx "è un'azienda belga, fondata nel 2008, che opera nell'ambito biotecnologico e che in tempo record si è convertita da azienda di ricerca pura a multinazionale integrata – aggiunge l'Ad – che sviluppa soluzioni innovative per malattie rare autoimmuni. Il nostro impegno, oltre alla miastenia grave, andrà a coprire aree quali la polineuropatia immune, piuttosto che le miositi".  "Siamo consapevoli del fatto che l'innovazione farmacologica oggi è sempre più importante, ma non è sufficiente – sottolinea Celia – perché la gestione di malattie rare autoimmuni e la ricerca di soluzioni sempre più personalizzate per i pazienti devono assolutamente portare un cambio di paradigma". Pertanto, "stiamo lavorando su tre strumenti per cercare di creare un ecosistema salute che sia sempre più connesso: 1. lavorare con modelli di intelligenza artificiale generativa che affianchino l'innovazione farmacologica, per cercare di migliorare il percorso paziente e l'outcome di cura; 2. affiancare l'esperienza dell'accademia italiana e dei centri di eccellenza con il nostro know-how della piattaforma 'Immunology innovation program', per cercare di sviluppare già nella fase preclinica molecole target per determinati marcatori e malattie; 3. lavorare su modelli di accesso, ispirandoci anche a Francia e Germania, per cercare di rendere l'innovazione fruibile per i tanti pazienti che hanno bisogno di soluzioni innovative". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.