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(Adnkronos) – Non ama definirsi una diva (“diva a chi?”). Forse un’antidiva, che non si prende mai sul serio. Non conosce la rabbia (“non serve per farsi rispettare o volere bene”). Ma, al contrario, nel corso della sua carriera ha saputo trasformare gentilezza e semplicità nella sua forza. Sì, perché Serena Rossi è arrivata dove è arrivata perché è così, proprio come si vede sullo schermo, non avendo mai paura di mostrare le sue fragilità, la sua risata (una melodia per le orecchie) e il suo stupore (come quello di una bambina). Serena è ‘mille culure’ come la Napoli cantata da Pino Daniele. Ed è proprio alla sua città che l’attrice rende omaggio con il suo primo spettacolo ‘SereNata a Napoli’ (prodotto da Agata Produzioni e Savà Produzioni Creative): un viaggio fatto di musica e parole, che si intrecciano come amanti per raccontare una città leggendaria e dalle mille contraddizioni: “È la mia serenata a Napoli, per lei provo un amore viscerale ma anche conflittuale, in alcuni momenti”, dice all’Adnkronos l’attrice. Per lei “è un sogno che si realizza, ce lo avevo nel cuore da tantissimo tempo. Io credo che le cose si concretizzino nel momento giusto. Prima forse non lo era, mi sono concentrata sulle esperienze televisive e cinematografiche” e soprattutto “ho cercato di fare la mamma il più possibile. Ora mio figlio è un po’ più grande, mi sono presa il lusso di fare questo spettacolo che è molto impegnativo e mi porterà via da casa per un po’”.  
La tournée partirà il 22 marzo al Teatro Colosseo di Torino (data già sold out) e proseguirà l’1 aprile all’Auditorium della Conciliazione di Roma (sold out), il 10 aprile al Teatro Verdi di Firenze, dal 5 al 9 maggio al Teatro Augusteo di Napoli (sold out), il 21 maggio al Teatro Duse di Bologna e il 6 giugno al Teatro Arcimboldi di Milano. Rossi sarà in tour anche questa estate. Il 24 giugno alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 17 luglio al Real Sito di Carditello San Tommaso, il 29 luglio all’Anfiteatro degli Scavi di Pompei, l’1 agosto al Teatro Verdura di Palermo, l’8 agosto al Teatro Romano di Spoleto, il 10 agosto al Teatro della Versiliana di Marina di Pietrasanta, il 23 agosto all’Arena Virgilio di Gaeta, il 27 agosto allo Sferisterio di Macerata, il 5 settembre all’Oasi dei Battendieri di Taranto e il 13 settembre al Teatro Romano di Verona. Serena Rossi riporta in vita Napoli attraverso la leggenda di Partenope, il canto dei vicoli, i suoni delle feste popolari e ninne nanne che hanno cullato generazioni.  “Non parlerò di me, non volevo che lo spettacolo fosse egoriferito”, ma “ci sono dei momenti legati alla mia famiglia, quando parlo della guerra e dei treni dei bambini, come ho raccontato nel film di Cristina Comencini. Mia nonna è stata una di quei bambini”. Inoltre, racconto di una mia antenata che è stata la prima cantante femminista della storia, sapere che ho dentro un po’ di lei mi commuove molto”, anticipa l’attrice (di recente nominata ambasciatrice del World Food Programme), che si dice essere “in una fase in cui voglio raccontare la mia visione di questa città per farla scoprire a chi non la conosce, a chi pensa di conoscerla e riscoprire a chi la conosce”. E lo fa accompagnata da un’orchestra composta da sei elementi, parte viva dello spettacolo, guidata dal Maestro Valeriano Chiaravalle. “C’è tanta musica, i brani sono 18. Spazieremo da ‘Reginella’ a ‘Dove sta Zazà’ fino a ‘Io mammeta e tu’ e ‘Lacreme napulitane’”.  Nel corso della carriera “nessuno ha mai visto la mia napoletanità come un difetto, ma spesso mi hanno detto ‘non è questo che ci serve al momento’. Quando sono arrivata a Roma – ricorda Rossi all’Adnkronos – mi sono sentita un pesce fuor d’acqua e inadeguata, così cercavo di darmi un tono quando parlavo”. È stato “mio marito (il collega attore Davide Devenuto, ndr) a farmi vedere la mia napoletanità come una grande forza consigliandomi di non nasconderla perché avrei perso la mia naturalezza. L’ho ascoltato ed è andata bene”.  Ed è proprio così. Rossi è sinonimo di successo: al cinema, in televisione e anche in sala doppiaggio. È stata la voce di Anna di ‘Frozen’ ma anche di Mary Poppins nel film con Emily Blunt e della Regina Cattiva nella versione live-action del classico d’animazione Disney ‘Biancaneve’, dal 20 marzo nelle sale. Rossi interpreta i brani del villain, interpretato da Gal Gadot: “Dopo ‘Uonderbois’ ci ho preso gusto con le ‘cattive’”, dice tra le risate Rossi. “Questa per me è stata una sfida perché la Regina Cattiva ha una durezza e una rabbia nella voce, canta con i bassi. La mia, invece, è una vocalità molto leggera. Spero di essere riuscita a diventare la più cattiva del reame”. La tournée porterà l’attrice lontana dai set per alcuni mesi ma, come anticipa all’Adnkronos, “ci sono un paio di cose belle in cantiere, ma non posso dire nulla. Forse riesco a girare una cosa prima dell’estate e una subito dopo”. La speranza di Rossi è quella “di portare ‘SereNata a Napoli’ ancora un po’ più in là”. Per l’attrice questo “è un momento di grande fermento, di scegliere bene e di essere saggi”.  I rumors su di lei a Sanremo in veste di co-conduttrice nell’edizione di Carlo Conti hanno circolato per mesi, chissà se il prossimo anno possa davvero succedere: “Sarebbe bellissimo, un sogno. Da buona napoletana ti dico 'vene quanno adda venì'". In questo momento “mi sento abbastanza completa. Quello che desidero per la mia carriera è di continuare ad essere curiosa e smaniosa di cercare nuove sfide che mi possano gratificare e darmi tanto. Ma ammetto che già così sono molto felice", conclude. (di Lucrezia Leombruni) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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